07 - PIASTRELLISTA

COME SCEGLIERE UNA BUONA PIASTRELLA

CHI SIAMO E COSA TI PROPONIAMO   La HOMEPIEMONTE SRL è una società di costruzioni nel settore dell’edilizia privata, i componenti sono liberi professinisti, Architetti Ingegneri e Geometri. Svolgiamo la nostra attività principale con Consulenze, Progettazione, Computistica, Prove invasive, Analisi di laboratorio e prove sui materiali da costruzione, Collaudi nel settore dell’edilizia residenziale. Sviluppiamo inoltre l’attività lavorativa come impresa con una nostra società consociata, con dipendenti e artigiani qualificati. Operiamo esclusivamente nell’edilizia residenziale privata. Dal nostro blog riceviamo richieste per consulenza, preventivi, progetti, che sviluppiamo con professionalità, competenza e programmazione economica completa. PROGETTIAMO e REALIZZIAMO, tutte le categorie dei lavori che visioni nelle nostre pagine. La tua richieste è valutate con professionalità I preventivi e i Computi Metrici sono personalizzati secondo l’entità delle opere. Operiamo nelle seguenti Regioni: Piemonte, Liguria, Lombardia 

come scegliere una buona piastrella

LA PIASTRELLA: L’ELEMENTO PER ECCELLENZA NELLA COMPOSIZIONE DEGLI AMBIENTI

Il mercato delle piastrelle per pavimenti e rivestimenti, oggi è particolarmente ricco di offerte a buon mercato è interessante osservare la notevole differenza di prezzo (specialmente nei grandi supermercati) tra una qualità e l’altra dello stesso prodotto. I prezzi risultano particolarmente “allettanti” , “scontati” in modo sostanziale. Questo articolo ti fornirà i necessari chiarimenti per una scelta importante relativa all’acquisto delle piastrelle per la tua casa. I riferimenti fondamentali sono identificati nelle confezioni ossia: La CLASSE e il PEI (vedi le indicazioni sotto descritte) 

Le condizioni principali da considerare nell’acquisto di una piastrella sono evidenziate nelle seguenti considerazioni derivate da prove di laboratorio

DETERMINAZIONE DELLA RESISTENZA ALLE MACCHIE UNI EN ISO 10545-14

Metodo applicabile a tutte le superfici di esercizio delle piastrelle di ceramica per determinare la resistenza alle macchie. Ognuno degli agenti macchianti deve essere mantenuto per 24 ore su almeno 5 campioni di prova la cui superficie di esercizio è stata preventivamente pulita ed essiccata. La rimozione degli agenti macchianti avviene per fasi successive avvalendosi di diversi agenti pulitori e procedure di pulizia.

CLASSE 5:  la macchia viene rimossa con acqua calda (OTTIMA PIASTRELLA)
CLASSE 4:  la macchia viene rimossa con agente pulitore commerciale debole
CLASSE 3: la macchia viene rimossa con agente pulitore commerciale forte
CLASSE 2:  la macchia viene rimossa con solventi quali ad esempio l’acetone

RESISTENZA ALL’ABRASIONE
UNI EN ISO 10545-7

La resistenza all’abrasione è la capacità della superficie dello smalto di resistere all’azione di usura provocata dal camminamento o dallo sfregamento di corpi meccanici (carrelli, ecc.). Tale azione d’usura è strettamente collegata all’agente meccanico (suola di gomma, suola di cuoio, ecc.); al materiale d’apporto (acqua, sabbia, fango, ecc.) e all’intensità di traffico. Secondo la norma, le piastrelle vengono classificate secondo la loro destinazione d’uso in queste classi:

PEI I Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico leggero e senza sporco abrasivo; es. bagni, camere da letto
PEI II Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico medio e ad azione abrasiva medio – bassa; es. studi, soggiorni
PEI III Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico medio forte con azione abrasiva media; es. ingressi, cucine di case private
PEI IV Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico intenso; es. ristoranti, uffici, negozi, uffici pubblici (ad esclusione dei pavimenti sottostanti casse e banchi di pubblici esercizi e passaggi ristretti obbligati)
PEI V Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico particolarmente intenso.
PAVIMENTI IN COTTO – MANUTENZIONE LAVAGGIO

PRIMO TRATTAMENTO DOPO LA POSA

E’ un’operazione fondamentale per la buona riuscita delle manutenzioni ordinarie successive alla posa. Il  trattamento e va eseguito a pavimento asciutto (occorrono indicativamente 20-30 giorni dopo la posa su malta, e circa 10-15 giorni per la posa su colla, a seconda delle condizioni di tempo e delle stagioni).

  1. Bagnare il pavimento con acqua e poi lavare e strofinare il pavimento con Acido Tamponato per qualche minuto. Fare molta attenzione a rimuovere ogni residuo di calce, cemento o colla dalle piastrelle.

  2. Procedere ad un accurato risciacquo (fino ad ottenere acqua chiara) prima che il pavimento si asciughi dopo la pulitura con acido. Il trattamento si esegue a pavimento asciutto (si consiglia di lasciare circolare l’aria nell’ambiente anche in inverno per facilitare l’evaporazione dell’umidità), i tempi di attesa dopo il lavaggio variano da 3 a 10 giorni in funzione della stagione, del tipo di cotto e del tipo di posa. Esistono molti tipi di trattamento e in commercio tanti validi prodotti, dai più naturali ai più moderni.
    Trattamento tradizionale con cera in pasta:

  3. Stendere con spugna o pennellessa il prodotto di base (cera liquida con funzione di impregnante e livellante)

  4. Dopo 24 ore stesura uniforme di una mano di cera in pasta cremosa da spazzolare, per meglio distendere e far assorbire il prodotto

  5. Dopo 48 ore stesura di una seconda mano di cera in pasta cremosa. Trattamento con cere liquide: Le operazioni di stesura sono molto più semplici rispetto ai trattamenti tradizionali essendo composte esclusivamente da applicazioni successive, a pennello o a straccio, di idroemulsioni autolivellanti e autolucidanti.

MANUTENZIONE ORDINARIA SETTIMANALE

Il pavimento così ottenuto non ha bisogno di altro, periodicamente a seconda dell’usura si può utilizzare una cera liquida di mantenimento, facilmente reperibile in commercio. Per la normale pulizia usare detergenti neutri o lavare semplicemente con acqua.

 piastrella rettificata 01 piastrella rettificata 02  piastrella rettificata 03
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piastrella diamantata 01  piastrella diamantata 02  piastrella diamantata 03
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PREZZI DI ALTRE CATEGORIE  LAVORI E OPERE
LAVORI ELETTRICI………CHI PUÒ ESEGUIRE QUESTE CATEGORIE DI LAVORI

la Norma CEI 11-27 del 2014  “lavori impianti elettrici  è arrivata alla IV edizione, sostituendo, aggiornando e integrando quanto era stato disposto nella precedente versione risalente al 2005. La normativa in questione è il riferimento principale in Italia per quanto riguarda l’esecuzione di lavori elettrici ed in particolare quelle categorie di lavori in ambito elettrico che vengono eseguiti su  impianti elettrici, che sono connesse agli impianti elettrici; che sono in prossimità di impianti elettrici; Lavori su impianti elettrici, Le novità sono le seguenti 1) nuove definizioni riguardanti le figure responsabili dello svolgimento dei lavori elettrici; 2) modifiche alle definizioni di lavoro elettrico e di lavoro non elettrico; 3) prescrizioni di sicurezza per le persone comuni che eseguono lavori di natura non elettrica; 4) introduzione delle distanze specifiche riguardante i lavori non elettrici per tener conto delle definizioni contenute nel Decreto Legislativo 81/08; 5) modifiche alla distanza di lavoro elettrico sotto tensione bassa tensione; 6) revisione e aggiunta della modulistica relativa ai lavori elettrici e non elettrici. Le fiigure responsabili dello svolgimento di detti lavori, ovvero, dei soggetti noti con gli acronimi di PES, PAV e PEI, e del percorso formativo che devono svolgere per ottenere le rispettive qualifiche.

SIGNIFICATO DI  – PES, PAV e PEI
Si tratta di tre profili professionali individuati e differenziati in base alle rispettive qualifiche, alle conoscenze e alle competenze tecniche in materia di lavori esposti a rischio elettrico, nello specifico: PES sta per Persona Esperta dotata di conoscenze tecnico-teoriche tali da essere in grado di analizzare e valutare i rischi derivanti dall’elettricità ed eseguire lavori fuori tensione e in prossimità; PAV sta per Persona Avvertita ovvero messa a conoscenza dei rischi elettrici che può svolgere lavori fuori tensione e in prossimità di tensione solo se assistita da una PES;PEI sta per Persona Idonea a svolgere tutti i tipi di lavoro elettrico, compresi quellisotto tensione, poichè in possesso dei requisiti di formazione e addestramento necessari……….sI alla normativa di riferimento per ogni dettaglio ulteriore
INTONACO IN BIOCALCE PER ELIMINARE L’UMIDITÀ DALLE MURATURE 
Le murature se non adeguatamente protette, tendono ad assorbire l’umidità degli strati sottostanti, in modo particolare generalmente patiscono la presenza di acqua. L’aspetto del degrado si identifica all’interno del vano, con la presenza di macchie, aloni, e poi la formazione di muffa con le pitture e gli  intonaci scrostati con la formazioni d’incrostazioni saline, oltre ai danni economici per riscaldare un ambiente umido. L’umidità più critica e pericolosa è l’umidità proveniente dal terreno (risalita), è un’umidità carica di sali (carbonati, solfati, nitrati ecc..) che danneggiano spesso in modo irreparabile l’opera muraria, dando origine alla risalita capillare della stessa acqua fino agli strati superiori della muratura. Un protocollo che dà ottimi risultati è l’applicazione della biocalce, uno strato di intonaco compreso di rasatura finale (stesso materiale) Un prodotto molto efficace, esso crea uno strato altamente traspirante e, nello stesso tempo inassorbente e igroprotetto proteggendo la muratura dai sali distruttivi latenti. Per risolvere il problema in modo definitivo specialmente se il muro è “datato” nel tempo, occorre ostruire i capillari mediante applicazione di barriera chimica. La biocalce estrae in modo rapido tutta l’umidità residua presente nel muro, trasformandola in vapore, che si propaga nell’ambiente (esterno o interno), migliorando il benessere abitativo. E’ importante comunque garantire nel vano un leggero flusso d’aria continuo (famoso antico e salutare “spiffero”). Prima dell’applicazione occorre valutare il problema, procedere con test con termoigrometro a contatto.e valutare il metodo da applicare. Come risolviamo il problema: Prezzo risanamento umidità di risalita 

Una malta che adoperiamo per la posa del blocchetto idrofugo colorato è Prontomalt Facciavista è una malta a prestazione garantita, applicabile a mano o pompata con idonea pompa. Prontomalt Facciavista è composto da leganti idraulici, aggregati silicei e additivi chimici speciali. Miscelare tutto il contenuto del sacco utilizzando un mescolatore meccanico (betoniera, mescolatore a coclea, ecc.) per 3 min. La miscelazione è da considerarsi conclusa al raggiungimento di un impasto omogeneo. Non prolungare la miscelazione oltre 3 min. Si può anche impastare a mano purchè l’impasto risulti omogeneo. Prima di applicare il prodotto assicurarsi sempre che il supporto sia pulito, privo di parti friabili, oli, grassi, e quant’altro possa pregiudicare l’adesione della malta. Nel caso di temperature superiori ai +30°C si consiglia di inumidire il sottofondo o i laterizi. Prontomalt Facciavista si usa con acqua pulita senza aggiungere altri prodotti. Proteggere dalla rapida essicazione o dal gelo. Non applicare su fondi, mattoni laterizi o blocchi di cemento gelato o comunque a temperature ambientali inferiori a +5°C. L’indurimento del prodotto è basato sulla presa idraulica e a basse temperature la stessa viene eccessivamente ritardata con conseguente indurimento anomalo. In caso di improvvise piogge proteggere le murature dal dilavamento. Poiché il materiale è formulato con sabbie silicee di fiume, si sconsiglia l’utilizzo di sacchi provenienti da partite diverse, poiché potrebbero esserci variazioni cromatiche.

Per motivi di sicurezza, in cantiere la libertà di movimento è vigilata e ristretta. Utilizzare i D.P.I. (dispositivi di protezione individuali) salvano  la vita. Scarpe antinfortunistiche, casco, sistemi protettivi anticaduta, si lavora in sicurezza, si chiude la giornata lavorativa senza rischi e infortuni evitando prolungate malattie!!