21 - I COMPOSITI

PREZZO RINFORZO STRUTTURE EDILI CON FIBRE DI CARBONIO – FRP

CHI SIAMO E COSA TI PROPONIAMO   La HOMEPIEMONTE SRL è una società di costruzioni nel settore dell’edilizia privata, i componenti sono liberi professinisti, Architetti Ingegneri e Geometri. Svolgiamo la nostra attività principale con Consulenze, Progettazione, Computistica, Prove invasive, Analisi di laboratorio e prove sui materiali da costruzione, Collaudi nel settore dell’edilizia residenziale. Sviluppiamo inoltre l’attività lavorativa come impresa con una nostra società consociata, con dipendenti e artigiani qualificati. Operiamo esclusivamente nell’edilizia residenziale privata. Dal nostro blog riceviamo richieste per consulenza, preventivi, progetti, che sviluppiamo con professionalità, competenza e programmazione economica completa. PROGETTIAMO e REALIZZIAMO, tutte le categorie dei lavori che visioni nelle nostre pagine. La tua richieste è valutate con professionalità I preventivi e i Computi Metrici sono personalizzati secondo l’entità delle opere. Operiamo nelle seguenti Regioni: Piemonte, Liguria, Lombardia 

Prezzo rinforzo strutture edili con fibre di Carbonio  – FRP

Con la definizione dei materiali compositi: FRP (Fibre Reinforced Polymers) identifichiamo quei prodotti, composti da lunghe fibre sintetiche: vetro, carbonio, aramide, che, sono impregnate (o unite) da una “base” resinosa sintetica, di natura epossidica. Da decenni i materiali compositi sono adoperati nel settore aerospaziale ed in quello sportivo grazie alle loro elevate prestazioni tecniche ed in particolare:

  1. Resistenza a trazione con valori di rottura di circa 3Gpa
  2. Modulo elastico calibrabile da 160 a 300 Gpa in funzione del tipo di sollecitazione prevista.
  3. Limitate deformazioni.
  4. Basso peso specifico.
Grazie alle caratteristiche sopra elencate, il passaggio dell’utilizzo dei FRP nel mondo dell’edilizia è stato naturale. La loro prima apparizione avvenne in via sperimentale, circa quindici anni fa su alcuni ponti in legno. Si capirono le grandi potenzialità applicative in un settore fortemente ancorato a materiali tradizionali quali il calcestruzzo e l’acciaio. La caratteristica peculiare dei compositi rimane senza alcun dubbio l’estrema facilità di applicazione, tale da rendere l’intervento velocissimo e con costi decisamente contenuti rispetto ad altre tecniche di rinforzo strutturale. Oggi la produzione industriale degli FRP per edilizia è tale da offrire a Tecnici e progettisti un’ampia gamma di soluzioni per le più diverse problematiche (flessione, trazione, pressoflessione) anche su strutture dal comportamento meccanico differente quali:

  1. Legno
  2. Muratura
  3. Cemento armato normale e cemento armato precompresso

Determinante, ai fini del risultato finale, l’adesivo strutturale utilizzato per incollare sopra il supporto il rinforzo in FRP, consentendo quindi la trasmissione degli sforzi da SUPPORTO a RINFORZO. In genere si utilizzano i collaudati adesivi epossidici, che garantiscono uno scambio di tensioni “tangenziali” tra il composto stesso ed il sottofondo, senza manifestare pericolosi fenomeni di viscosità o scorrimento. HOMEPIEMONTE COSTRUZIONI, grazie a prodotti sviluppati da primarie aziende europee, si propone per la messa in opera di FRP per il recupero strutturale, collaborando con progettisti e settori specifici interessati. Fornisce inoltre all’utente interessato tutta la procedura di calcolo e relativo Capitolato per l’esecuzione delle opere su elementi in calcestruzzo semplice e precompresso, legno ed acciaio. IMPORTANTE: La fibra di carbonio coniuga elevate prestazioni a ridottissimi ingombri e limitatissimo peso, rendendo pertanto tale tecnica particolarmente indicata per rinforzare componenti strutturali con minimo disagio di cantiere e nessun impatto architettonico. La tecnica del rinforzo strutturale che proponiamo ha due elementi cardini di alta tecnologia:

  1. SISTEMI COMPOSITI (materiale base composto da: fibra di carbonio, fibra di vetro, fibra di basalto,  fibra di acciaio)
  2. ADESIVI STRUTTURALI  (gel di resine epossidiche, priva di solventi, specifica per la preparazione della superficie, l’incollaggio e l’impregnazione, con un unico prodotto)
SISTEMI COMPOSITI: Lamine in fibra di carbonio caratterizzate da differente modulo elastico utili per il rinforzare strutturalmente opere esistenti ed in particolare:

  1. Rinforzare strutture per incremento dei carichi statici
  2. Rinforzare strutture per incremento dei carichi dinamici
  3. Rinforzare strutture per incremento di carichi dovuti a posizionamento di e/o istallazione di macchinari pesanti in edifici ad uso industriale
  4. Rinforzare edifici per Modifiche allo stato d’uso
  5. Invecchiamento dei materiali edili
  6. Corrosione dei ferri di armatura e cedimenti strutturali 
I compositi strutturali in edilizia vengono utilizzati nel rinforzo sottoforma
di tessuti distinti in:

  1. uniassiali, con le fibre tutte orientate nella direzione della lunghezza e tenuteinsieme da una trama leggera di tipo non strutturale.
  2. biassiali, costituiti da una tessitura trama-ordito ortogonale di solitobilanciata (stessa percentuale di fibre nelle due direzioni);
  3. quadriassiali, con fibre orientate in diverse direzioni del piano.
QUADRO NORMATIVO: La progettazione con FRP non è espressamente normata nelle NTC 08, ma al cap. 8.6 delle stesse si sottolinea la possibilità di utilizzare per interventi sulle costruzioni esistenti “materiali non tradizionali, purché nel rispetto di normative e documenti di comprovata validità, ovvero quelli elencati al cap. 12”.
PREZZO LAVORI ED OPERE COMPIUTE PER INTERVENTO SPECIFICO SU RINFORZI DI ELEMENTI INFLESSI
Il rinforzo a flessione si rende necessario per elementi strutturali soggetti ad un momento flettente di progetto maggiore della corrispondente capacità flessionale. Il rinforzo a flessione con materiali compositi può essere eseguito applicando una o più lamine, ovvero uno o più strati di tessuto, al lembo teso dell’elemento da rinforzare (cfr. CNR DT 200/2004 par. 4.2 e Linee Guida Reluis par. 3.3.1.1). Il progetto allo SLU richiede il dimensionamento del rinforzo di FRP in modo che il momento sollecitante di progetto, Msd e quello resistente di progetto della sezione rinforzata, Mrd, soddisfino la disequazione: Msd ≤ Mrd
La valutazione del prezzo indicato a lato è orientativo è riferita alla prestazione di numero 1 tecnico specializzato e un manovale in aiuto (costo complessivo) con fornitura di materiale composito (fibra e resina) costo orario complessivo. Trattasi di valutazione di massima, escluso oneri progettuali. Per una valutazione dettagliata occorre sopralluogo di verifica 120  €/h
 FRP – flessione 01  FRP – flessione 02 din.  FRP – flessione 03 din.
300x200_flessione_01 300x200_travi 300x200_dinamici
 FRP – componenti  FRP – quadridirezionale  FRP – incrocio 
300x200_materiali 300x200_reticolo 300x200_incrocio

PREZZI DI ALTRE CATEGORIE  LAVORI E OPERE
IL SISTEMA DI CONSOLIDAMENTO HOMEPIEMONTE CON IL MAPEI FRP SYSTEM 
I Sistemi di rinforzo strutturale sono composti da tessuti in fibra di carbonio, vetro e basalto ad alta resistenza con elevato modulo elastico e resine epossidiche di impregnazione e incollaggio. La possibilità di orientare le fibre di rinforzo nelle effettive direzioni secondo cui agiscono le sollecitazioni, consente la realizzazione di tessuti specifici che permettono di operare in condizioni e con risultati eccellenti rispetto ai rinforzi tradizionali. Ecco alcuni moduli elastici di tessuti in fibra di carbonio con
ALCUNI MODULI ELASTICI A TRAZIONE DI FIBRE DI CARBONIO – FRP
Tessuto Unidirezionale 352 Gpa – 390 Gpa  Tessuto Bidirezionale  230 Gpa Quadridirezionale 230 Gpa
VALORI TIPICI DI MODULO ELASTICO A TRAZIONE PER ALCUNI MATERIALI ADOPERATI IN EDILIZIA
metalli 70-230 GPa diamante 1000 GPa legno 10-30 GPa
CARATTERISTICHE DELLE COSTRUZIONI ANTISISMICHE 

Gli edifici di nuova costruzione, per essere antisismici, devono possedere i requisiti di sicurezza “nei confronti di stati limite ultimi”, ossia capacità di evitare crolli, perdite di equilibrio e dissesti gravi, totali o parziali. La struttura deve essere progettata in modo tale che il degrado nel corso della sua vita nominale (purché si adotti la normale manutenzione ordinaria) non pregiudichi le sue prestazioni in termini di resistenza, stabilità e funzionalità. La protezione contro il degrado si ottiene attraverso un’opportuna scelta dei dettagli, e delle dimensioni strutturali. Un edificio antisismico può essere realizzato in calcestruzzo armato normale o precompresso, ossia cemento con barre di acciaio (armatura) annegate al suo interno ed opportunamente sagomate ed interconnesse fra di loro. Le barre devono avere un diametro minimo di 5 mm. A seconda del rischio sismico della zona dove si costruirà l’edificio. La classe di resistenza del calcestruzzo potrà essere più o meno alta (il minimo è Classe 8/10, il massimo è 90/105). In fase di costruzione la messa in posa di pilastri e travi deve avvenire contemporaneamente, onde evitare la creazione del “giunto” che può pregiudicare la stabilità dell’edificio. L’altezza dell’edificio deve essere limitata in relazione alla classificazione sismica del territorio: le case che ricadono in zona 1, quella a massimo rischio sismico, non devono superare i due piani di altezza, se in muratura ordinaria, tre piani se in muratura armata (nel caso di progettazione semplificata). COLLAUDI: l‘edificio antisismico deve resistere a torsioni, flessioni, deformazioni, tagli, vibrazioni, fessurazioni, tensioni, corrosioni. Bisogna inoltre verificare l’aderenza delle barre d’acciaio con il calcestruzzo. Anche le costruzioni in legno sono sottoposte a prove di robustezza e staticità, in particolare per verificare la resistenza a trazioni, flessioni e compressioni sia parallele che perpendicolari alla fibratura del legno stesso. In fase di progettazione la resistenza per tutte le sollecitazioni previste si ricavano applicando le norme di calcolo illustrate nella legge. Il collaudo statico, invece, deve essere effettuato in corso d’opera.

HOMEPIEMONTE SRL e le DEMOLIZIONI CONTROLLATE
La demolizione di un tetto ed in particolare tutte le demolizioni che si effettuano in cantiere, devono essere pianificate e programmate secondo un piano di progettazione e pianificazione redatto da tecnico abilitato che dovrà assistere tutte le fasi delle demolizione. La normativa ed in particolare l’art.150 del D.L 81/2008 nella sezione VII cita la metodologia da utilizzare prima dell’inizio dei lavori di demolizione:  è obbligatorio procedere alla verifica delle condizioni di conservazione e di stabilità delle varie strutture soggette a demolizione; occorre quindi procedere con le opportune opere di rafforzamento e puntellamento necessarie ad evitare crolli imprevisti. La legge descrive inoltre l’ordine delle demolizioni ossia: i lavori di demolizione devono procedere con cautela e con la programmazione stabilita, dovranno essere eseguite sotto la sorveglianza di Tecnico abilitato e sviluppate in modo tale da non pregiudicare la staticità delle strutture portanti o di collegamento con quelle adiacenti. La metodologia dei lavori deve risultare da apposito programma contenuto nel piano operativo di sicurezza (POS), facendo sempre riferimento a quanto indicato nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), se previsto. DEMOLIZIONI DI OPERE MURARIE: (art.152 del D.Lgs.81/2008 e s.m.i.), la demolizione delle murature con altezza superiore a metri 2, se effettuata con attrezzature manuali, dovranno essere eseguite mediante la predisposizione di un ponte di servizio in adiacenza e separato dall’opera soggetta a demolizione. Durante le fasi lavorative occorre ridurre il sollevamento di polvere, e contemporaneamente bisogna irrorare acqua sulle murature e i materiali di risulta. La zona delle demolizioni dovrà essere delimitata e impedito l’accesso a persone estranee sia nell’area dell’intervento che nel piano sottostante. Il materiale risultante dalle demolizioni dovrà essere trasportato oppure convogliato in appositi canali, il cui estremo inferiore non deve risultare ad altezza maggiore di due metri dal livello del piano di raccolta; i canali saranno realizzati in modo tale che ogni singolo elemento sia inserito nell’elemento successivo. DEMOLIZIONE TETTO: La demolizione delle strutture ed in particolare del tetto, dovranno essere pianificate e programmate secondo un piano di sicurezza definito “ordine delle demolizioni, nel quale sono definite le varie operazioni, la loro sequenza e le conseguenti misure di prevenzione. Per una corretta stesura del documento sopracitato è fondamentale l’analisi preventiva dell’edificio, volta ad accertare le sue reali caratteristiche strutturali, le modifiche compositive effettuate nel tempo e il suo stato di conservazione. Nella relazione è importante verificare il deterioramento, e gli eventuali difetti di costruzioni. Con l’ORDINE DELLE DEMOLIZIONI completato si potrà procedere alla demolizione del tetto. Nel nostro preventivo lavori è compreso L’ORDINE DELLE DEMOLIZIONI e l’assistenza di tecnico abilitato durante le fasi delle demolizioni
ANCORANTE POLIESTERE – PER TASSELLO CHIMICO IN EDILIZIA

Ancorante chimico ad iniezione a base vinilestere senza stirene ad alto valore di aderenza ed elevate prestazioni per fissaggi pesanti, omologata Eta in opzione 7 su zone compresse per calcestruzzo non fessurato. Principali applicazioni carpenteria pesante e leggera, ripristino di solai, linee vita, pannelli fotovoltaici, strutture provvisionali, scaffalature metalliche, tende da sole, ancoraggi di impianti di condizionamento, idraulici ed elettrici, mensole, strutture porta-cavi, scale, macchinari, serramenti, ecc…Utilizzabile anche all’esterno delle strutture, in presenza di foro allargato, in zone a forte escursione termica, zone marine e soggette ad aggressivi agenti chimici. Ideale per laterizio forato, laterizio pieno, con verifica dello stato del supporto per pietra naturale e calcestruzzo (non fessurato). Il poliestere con ancorante chimico stirene è il materiale classico e più popolare per scopi generali, utilizzato per riparazione di carichi medi.METODO APPLICATIVO: 1. Praticare la dimensione e la profondità del foro. 2. Pulire la polvere con la spazzola e la pompa di soffiaggio. 3. Premere la resina non miscelata che non può essere utilizzata. 4. Iniettare la resina miscelata nel foro praticato e riempire dal fondo. 5. Inserire l’armatura / barra filettata / nastro d’acciaio. Il tempo di indurimento si riferisce a TDS. Non toccare fino a completo indurimento. Il processo di installazione influirà sulle prestazioni di legame degli ancoranti chimici.

Per motivi di sicurezza, in cantiere la libertà di movimento è vigilata e ristretta. Utilizzare i D.P.I. (dispositivi di protezione individuali) salvano  la vita. Scarpe antinfortunistiche, casco, sistemi protettivi anticaduta, si lavora in sicurezza, si chiude la giornata lavorativa senza rischi e infortuni evitando prolungate malattie!!
RUOLO DEL PROFESSIONISTA INCARICATO ALLA PROGETTAZIONE 
Se devi ristrutturare o costruire casa e incaricare un libero professionista per il progetto, ti proponiamo questo video che ti aiuterà a capire ruoli e competenze del professionista incaricato e dell’Impresa. Il collega illustra esaustivamente le fasi operative secondo la normativa. Conoscere il ruolo del professionista incaricato e quello dell’impresa è un tuo diritto. “I nostri diritti non sono altro che i doveri degli altri nei nostri confronti.” Norberto Bobbio. Video Arch. Balestrini Federico via Pascoli 18, 20082 Noviglio (MI)