01 - MURATURA, RASATURE, INTONACO

PREZZO LATERIZI TIPOLOGIE

Last Updated on 29 Agosto 2022 by Antonio Arcangelo

Prezzo laterizi  tipologie

LE CATEGORIE DEI LAVORI INDICATE SONO AGGIORNATE SECONDO IL PREZZIARIO OPERE EDILI 2022

LATERIZI E MATTONI IN EDILIZIA 

Il laterizio dal latino “later” (mattone) nasce come principale elemento costruttivo per la realizzazione delle costruzioni. I primi esempi di utilizzo del laterizio risalgono al sesto secolo A.C. erano adoperati come materiale senza forma. L’argilla era semplicemente essiccata al sole e poi adoperata come riempimento o supporto ad altri materiali (legno, paglia, ecc). La prima produzione di mattoni (argilla sistemata in forme di legno con la geometria di un parallelepipedo ed  essiccata al sole) risale al quarto secolo A.C. nella Mesopotamia. Con questo tipo di mattone (crudo) si realizzarono i primi aggregati urbani. Foto a lato: muro di Tol-e Ajori vicino Persepoli (Iran). In seguito con i Sumeri, la prima civiltà urbana, avvenne la prima vera rivoluzione: nasce il processo industriale nella produzione del mattone. Con l’avvento della “fornace” (costruzione in pietra dove venivano posati i mattoni precedentemente essiccati al sole e si sottoponevano a cottura) avvenne la prima vera rivoluzione economica. Il laterizio “cotto” veniva prodotto su scala “industriale”; questa tecnica si sviluppò in tutta la Mesopotamia; il suo processo produttivo divenne redditizio rispetto al semplice laterizio “cotto al sole” (costo della fornace e del legname per alimentare la fornace). Questa tecnica si sviluppò in tutto il mondo allora conosciuto fino ad  arrivare al secondo secolo d.C. nella civiltà romana, dove  la produzione del laterizio cotto raggiunse ottimi livelli qualitativi; nacque il “marchio” sul mattone, che le fornaci romane utilizzarono per identificare il produttore del laterizio. I simboli di riconoscimento permettevano di risalire al luogo di produzione e al periodo.
 FORME E TIPOLOGIE DI LATERIZI UTILIZZATI IN EDILIZIA
le tipologie dei laterizi riconosciute dagli standard professionali e utilizzati in edilizia

  1. MURATURE tutti gli elementi che vengono adoperati per la realizzazione di murature portanti che possono essere: a) mattoni pieni: devono possedere una percentuale di foratura minore del 15%. b) mattoni semipieni: si suddividono in TIPO A (con percentuale di foratura superiore al 15% ma minore del 45%. TIPO B : con percentuale di foratura maggiore del 45% e minore del 55%. c) Mattoni forati con percentuale di foratura maggiore del 55% dimensione è di 12×12×25 cm.
  2. DIVISORI e TAMPONAMENTI murature in mattoni forati, di vari spessori, con sistema di posa sia orizzontale che verticale.
  3. FACCIA a VISTA. Il mattone a faccia a vista viene adoperato per rifiniture esterne degli edifici  vista viene utilizzato soprattutto per la finitura esterna delle pareti. Hanno vari aspetti, in forma e colori, e possono essere classificati in “estrusi”, “pasta molle” e “pressati”.
  4. TAVELLE e TAVELLONI: sono laterizi piani forati di forma parallelepipeda, con basso spessore e con pareti e setti sottili (tra 6 e 8 cm). Sono leggeri e maneggevoli e un buon grado di resistenza a flessione
  5. SOLAIO IN LATERIZI è composto da elementi di ricoprimento in laterizi dette “Pignatte” che sono interposte agli elementi strutturali definiti “travetti”
  6. PAVIMENTI IN COTTO i mattoni per la realizzazione dei pavimenti in cotto si presentano secondo due tipologie differenti: a) pianelle, un laterizio pieno di piccole dimensioni utilizzato molto nell’edilizia “storica” ed in particolare nell’intradosso di volte e solai in legno  b) mattone pieno utilizzato per pavimentazione interna. Attualmente nell’edilizia moderna si utilizza il cotto con impasti speciali con il risultato di essere duri e ingelivi (resistenti agli sbalzi termici) con una superficie regolare, senza imperfezioni, con piastrelle di aspetto simile le une alle altre e di una colorazione priva di sfumature. è molto utilizzato altresì per gli esterni, per rivestire viali, portici o scale, riceve dei trattamenti con impregnanti a solvente per far sì che sia resistente al gelo e agli sbalzi climatici, è una pavimentazione molto longeva ed elegante.
  7. COPERTURE abbiamo diverse tipologie di laterizi:  a) Tegole curve o coppi, b) tegole piane che assumono diverse denominazioni (marsigliesi, portoghesi, romana o embrice).
  1. CAMINI E CANNE FUMARIE laterizi con caratteristiche e componenti particolari. Sono regolamentati dalle seguenti norme: UNI EN 13502, UNI EN 13084-5, UNI EN 13069, UNI EN 1457 + A1:2002, D.M. 14/01/85
PREZZI E CARATTERISTICHE DEI LATERIZI (PREZZO HOMEPIEMONTE) 
CARATTERISTICHE  DIMENSIONI PREZZO
Mattone forato a 10 fori definito “scatola” utilizzato per mattone forato 8 fori da 8 cmmurature di tamponamento interne, posato su strato di malta. L’uso di questo mattone è diffuso per murature su nuove costruzioni ed in particolare divisori interni. Resistenza a compressione media 8,2 N/mm2 E’ consigliato per ristrutturazioni interne non è indicato per la sostituzione di vecchie murature in laterizio “semiportanti”. Percentuale di foratura 59% presenta isolamento termico con malta di tipo normale WmK=0,221. Spessore parete 8 cm 8x24x24 cm. PESO 3 kg
Pz x mq :  16.
10 €/mq con trasporto in cantiere
Mattone forato per muratura interna protetta di laterizio forato multifori o scatola da 12 cm di spessoretamponamento; in genere per nuove costruzioni.  Posato su strato di malta. e’ adoperato nelle ristrutturazioni ed in particolare per la realizzazione di nuove pareti attrezzate di bagni e cucine, o per creare pareti con un medio grado di isolamento termico. Presenta percentuale di foratura del 60% Spessore parete 12 cm trasmittanza termica unitaria  U= 2,12 W/m2 K. Resistenza a compressione 5,8 N/mm2

12x24x24 cm. PESO 4 kg 

Pz x mq : 17   

11 €/mq    con trasporto in cantiere
Mattone forato a 6 fori per muratura interna di laterizio forato 6 fori spessore 8 cmtamponamento e divisori in genere. Ideale per ristrutturazioni interne e rappezzi e reinure, è posato su strato di malta la percentuale di “sfrido” al mq per questo tipo di laterizio è di circa il 10%. Ha una percentuale di foratura di circa il 65%, e conducibilità termica di  0,2 W/mK  

 8x15x30 cm. PESO 2 kg  

Pz x mq : 25

 8  €/mq   con trasporto in cantiere
Mattone pieno per murature portanti sismiche (parete minimo spessore 25 cm). mattone pieno per murature portanti avente spessore da 6 cmIdeale per murature aventi spessore 12 cm, presenta caratteristiche ideali sia a compressione: Resistenza media a compressione nella direzione verticale dei carichi Rck=2,2 N/mm2. Conducibilità termica con malta tradizionale 0,495 W/mK.  Presenta una discreta  resistenza al fuoco e un coefficente di diffusione del vapore acqueo 5-10

 6x12x25 cm. PESO 3 kg 

Pz x mq : 58

 27 €/mq    con trasporto in cantiere
Mattone doppio UNI a fori verticali in laterizio doppio UNIi porizzato antisismico aventi le seguenti caratteristiche: Lunghezza (a): 23 mattone doppio UNI a fori verticali  SPESSORE 12 CM porizzato antisismicocm Larghezza (b): 11cm Altezza (c): 12 cm. Peso indicativo: 3,1 Kg Percentuale di foratura: 45 % Massa volumica lorda in Kg/ mc 997 Kg/m3 Resistenza a compressione media: 19,6 N/mm2 Conduttività termica equivalente: λequ = 0,260 W / (mK) Trasmittanza termica della parete intonacata: U = 1,859 W / (m²K). Potere fonoisolante della parete intonacata:Rw = 48,5 db [s43]. Resistenza al fuoco della parete intonacata: REI = 120 minuti 

 23x11x12 cm   PESO 3 kg 

20 €/mq      con trasporto in cantiere

Mattone semipieno doppio da utilizzare nelle ristrutturazioni o nelle nuove ristrutturazioni per pareti con caratteristiche particolari (controllare la Rck). Le caratteristiche di resistenza media a compressione per questa tipologia di mattoni è di 5,5 N/mm2, presenta una percentuale di foratura del 48,7% 

 10x13x24

PESO 2,75 kg 

 Pz x mq : 28

 14 €/mq

con trasporto in cantiere

Mattone semipieno portante in laterizio adatto per tutte le zone sismiche Italiane. Gli spessori minimi consentiti sono: 20 cm per le zone sismiche 4 e 24 cm per tutte le altre zone. La muratura armata con il mattone P800 è indicata per le zone ad elevata sismicità. Il blocco possiede una percentuale di foratura <45%. Possiede Rck in direzione dei carichi verticali > 8,0 N/mm2. Buone le caratteristiche acustiche con  indice di valutazione Rw=52 db (parete spessore 25cm)

 25x19x30 cm. PESO 12,8 kg 

Pz x mq : 20

 

 25 €/mq

con trasporto in cantiere

 

Mattone semipiento portante porizzato con farina di legno biologica – Antisismico. Peso indicativo: Percentuale di foratura: 45% Massa volumica lorda 1004 Kg/m3 Rck media 19 N/mm2 Conduttività termica equivalente: λequ = 0,253 W/(mK) [s30] – λequ = 0,275 W/ (mK) [s25] Trasmittanza termica della parete intonacata: U = 0,738 W / (m²K) [s30] U = 0,955 W / (m²K) [s25] Potere fonoisolante della parete intonacata: Rw = 51,2 db [s25] Resistenza al fuoco della parete intonacata: REI = 180 minuti. MURATURA DA 30 cm

25x19x30 cm  PESO 14,2 kg

25 €/mq     con trasporto in cantiere


IL TUBO DRENANTE 

raccoglie l’acqua in eccesso e la convoglia in apposito pozzetto di smaltimento; utile per drenare muri di sostegno o muri soggetti a fenomeni di dilavamento. E’ in materiale plastico con la superficie incisa a solchi paralleli. In ogni solco (gola) sono posizionati dei fori o fessure per l’ingresso dell’acqua in eccesso presente sulla superficie esterna del tubo. Per una corretta posa è necessario: stendere un foglio di tessuto non tessuto attorno alle pareti dello scavo; realizzare un supporto con materiale selezionato (ghiaietto di granulometria 3-5 mm) con uno spessore di 10 cm evitando così che la sommità della costola vada a poggiare sul terreno di scavo; utilizzare come materiale di riempimento attorno al tubo un prodotto selezionato (spezzato o ghiaietto di granulometria 3-5 mm; effettuare il riempimento con il medesimo fino a 30 cm sopra l’estradosso del tubo; coprire la sezione di ricoprimento con il tessuto non tessuto; ultimare il riempimento con il terreno di riporto.

Per motivi di sicurezza, in cantiere la libertà di movimento è vigilata e ristretta. Utilizzare i D.P.I. (dispositivi di protezione individuali) salvano  la vita. Scarpe antinfortunistiche, casco, sistemi protettivi anticaduta, si lavora in sicurezza, si chiude la giornata lavorativa senza rischi e infortuni evitando prolungate malattie!!
ALCUNE CONSIDERAZIONI PER UN BUON ISOLAMENTO TERMICO
LA RESISTENZA TERMICA è la difficoltà del calore nell’attraversare un mezzo: solidoliquido, gas. Nel nostro caso i materiali edili utilizzati per isolare le nostre case. La resistenza termica si misura in kelvin per watt  K/W. Migliorare la Resistenza Termica significa trattenere maggiormente il calore (o il fresco) nei nostri ambienti domestici e quindi migliorare il risparmio sul costo dell’energia per sviluppare il calore propagato nell’ambiente. Scegliere uno spessore adeguato di isolamento è importante; non solo, il materiale adoperato deve avere determinate caratteristiche. Per lo stesso spessore di materiale adoperato si hanno differenti gradi di resistenza termica. Lo scopo di un buon progettista termico è definire il materiale idoneo da utilizzare e il giusto spessore di materiale da posizionare per  realizzare una barriera efficace contro la dispersione del calore. Per esempio 10 cm di EPS, equivalgono in termini di prestazioni termiche a  21 cm di pannello in fibra di legno.
110%SUPERBONUS RISTRUTTURAZIONE E RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA 

il 110%superbonus è diventato una trappola calcolata fin dalla nascita. La delusione di molte imprese  che non riescono a concludere i lavori, la delusione di molti professionisti che non riescono a monetizzare i loro crediti, i fornitori che non sono pagati. Tutto si è fermato a causa di un sistema che non riesce a trovare soluzioni adatte a una legge che ha impegnato un intero settore. In questo periodo (come sempre), la politica fa da padrona con la complicità della Stampa (sempre alleata perché foraggiata dalla stessa politica). In questo video risulta chiaro il vero problema. Purtroppo quando la voce del popolo non è manifestata dagli eletti ma da manager che guardano più ai problemi e scenografie Europee, abbiamo questi risultati.

CLASSIFICAZIONE ZONE SISMICHE IN ITALIA

A partire dal 2003 la classificazione sismica è stata completamente aggiornata (Ordinanza n. 3274 del 20 marzo 2003). La classificazione sismica in Italia distingue quattro zone sismicheZona 1 intensità sismica altaè la zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti, le zone interessate sono: Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Calabria, Sicilia. Zona 2 intensità sismica media: in questa zona possono verificarsi terremoti abbastanza forti, le zone sono: Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Basilicata. Zona 3 intensità sismica bassa: in questa zona si possono verificare scuotimenti modesti, sono:: Lombardia, Toscana, Piemonte, Liguria. Zona 4 intensità sismica molto bassaè la meno pericolosa, in questa zona le possibilità di danni sismici sono basse; le zone sono Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige e Sardegna.