17 - CAPPOTTO ESTERNO o INTERNO

PREZZO CAPPOTTO TERMICO TRASPIRANTE

Last Updated on 28 Agosto 2023 by Antonio Arcangelo

CAPPOTTO ESTERNO TRASPIRANTE E FONO ASSORBENTE
Il cappotto esterno per un edificio è una categoria lavori molto importante per isolare e garantire alla zona termica dell’edificio un isolamento termico e acustico notevole. Le pareti esterne dell’edificio costituiscono dunque il cosiddetto involucro ossia lo strato che risulta essere a contatto con gli agenti atmosferici e quindi la barriera da proteggere.  Negli ultimi anni la normativa in merito al risparmio energetico ha contribuito molto alla ricerca di materiali idonei per isolare in modo corretto e “biologico” questa barriera o involucro esterno dell’edificio. In questa pagina ci occuperemo delle caratteristiche e relativo prezzo per isolare in modo “traspirante” una parete esterna, e garantire all’edificio, una protezione idonea o comfort termico idoneo oltre che una performance acustica ragguardevole. Uno degli elementi essenziali della traspirabilità di un materiale è la sua permeabilità, ossia la facilità del materiale ad essere attraversato (e/o permeabile) dal vapore permeabilità. Nella tabella sottostante riportiamo alcuni materiali noti, con le caratteristiche di permeabilità e densità e/o volume del materiale che viene adoperato  
PARAMENTRI DI RESISTENZA AL VAPORE (PERMEABILITA’) DI ALCUNI MATERIALI USATI IN EDILIZIA – COMPRESI I GIUNTI
MATERIALE  FORI (%) DENSITA’  δ (Kg/mc) TRASPIRABILITA’ µ
Muratura piena in laterizio 10 1600 8
Muratura semipiena in laterizio 45 1000 6
Muratura in laterizio forato 65 600 5
Setti in cemento armato 2400 100
Blocchi di argilla espansa 700 7
Fibre vegetali o minerali LANA DI ROCCIA 1,2
polistirolo  10 10-50
polistirolo  20 40-100
polistirolo 40 80-210
cartonfetro bitumato ricoperto 1500/2000 g/mq 80.000
LANA DI ROCCIA – USO E CONSUMO IN EDILIZIA
La lana di roccia (FIBRA MINERALE) è un materiale molto adoperato in edilizia, si tratta di un silicato amorfo che si ricava da rocce dolomitiche, basaltiche e altre tipologie. Dalla roccia, per ottenere la fibra minerale o lana di roccia, viene fusa a una temperatura di circa 1400 e poi trasformata in fibre; all’interno del processo viene spruzzata una resina a base di olio. La mescola cosi ricavata viene fatta passare in un forno di polimerizzazione per consentire l’indurimento del prodotto. Successivamente viene tagliato e assemblato con gli spessori adeguati all’uso. 
PROPRIETA’ DELLA LANA DI ROCCIA  
La lana di roccia è particolarmente apprezzata per le sue capacità isolanti e termiche;  ha una bassa conducibilità termca pari a  (0,333-0,045 W/(m.K); inoltre possiede una facilità e rapidità di istallazione: il pannello risulta leggero e maneggevole e presenta una facilità di posa. Proprietà acustiche: la struttura compositiva della fibra è a celle aperte, ciò contribuisce a migliorare sensibilmente le prestazioni fonoisolanti della parete. Permeabilità al vapore: il pannello, grazie ad un valore di μ pari a 1, consente di realizzare un isolamento altamente traspirante. Stabilità dimensionale: il pannello posizionato, non subisce fenomeni di ritiro a variazione di volume al variare delle temperature esterne. Comportamento al fuoco: il pannello risulta incombustibile, in caso di incendio non genera né fumi né gocce; aiuta inoltre a prevenire la propagazione del fuoco e contribuisce ad incrementare le prestazioni di resistenza al fuoco dell’elemento costruttivo su cui  è installato. 
LANA DI ROCCIA – SALUTE E SICUREZZA 
Lo IARC (Agenzia internazionale per la Ricerca sul Cancro), dipartimento dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) organismo indipendente, ha redatto una monografia (IARC Vol. 81 – 2001) sulle lane minerali. Basata su accurati studi epidemiologici ed analisi in vitro, pone la lana di roccia nel Gruppo 3, cioè tra gli “agenti non classificabili quanto alla loro cancerogenicità per l’uomo”.

Contenuto della pagina e Analisi prezzi derivati da opere progettate e/o dirette: Arch. Stratacò Angelo Antonio Albo degli Architetti della Provincia di Torino. INARCASSA: Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti N.377063.  Polizza compagnia AIG  r.c. in qualità di Asseveratore e certificatore ENEA e Progetti energetici 2.000.000 €. Polizza Professionale r.c. compagnia AIG 1.000.000  https://www.instagram.com/arch.strataco/

PREZZO FORNITURA E POSA DI CAPPOTTO ESTERNO TRASPIRANTE IN LANA DI ROCCIA – DIVERSI SPESSORI
SISTEMA A CAPPOTTO IN LANA DI ROCCIA CICLO FINITO METILSILICONICO – Isolamento termico a cappotto di pareti esterne regolari, prive di decori a rilievo e già preparate, provvisto di certificazione ETA, in classe di reazione al fuoco Euroclasse A, eseguito con pannelli rigidi in lana di roccia mono densità, resistenza a trazione TR >=7,5 kPa, densità circa 90kg/m3, conforme EN 13162, dotati di marcatura CE; rispondenti ai C.A.M. (Requisiti Ambientali Minimi) secondo D.M. 11/10/2017, conducibilità termica lambda <=0,035 W/mK secondo EN 12667, coefficiente di diffusione al vapore µ=1, posati a giunti accostati, ancorati al supporto murario sottostante mediante l’ausilio di malta adesiva minerale a base di calce/cemento bianco, stesa lungo tutto il perimetro del pannello, per punti centrali e comunque per una superficie non inferiore al 40% dell’area del pannello, completo di intonaco sottile armato con rete in fibra di vetro >= 150gr/m2, comprensivo di tasselli ad espansione in PVC certificati ETAG 004, di eventuali rondelle copritassello, di rinforzi diagonali in corrispondenza della aperture, di paraspigoli, di gocciolatoi, di primer pigmentato e di rivestimento di finitura metilsiliconico, con granulometria 1,5÷3,0mm, con particelle di nanoquarzo, diffusione del vapore classe V1, permeabilità all’acqua classe W3 con pannelli spessore 8 cm 87,16 €/mq
SISTEMA A CAPPOTTO IN LANA DI ROCCIA CICLO FINITO METILSILICONICO – Isolamento termico a cappotto di pareti esterne regolari, prive di decori a rilievo e già preparate, provvisto di certificazione ETA, in classe di reazione al fuoco Euroclasse A, eseguito con pannelli rigidi in lana di roccia mono densità, resistenza a trazione TR >=7,5 kPa, densità circa 90kg/m3, conforme EN 13162, dotati di marcatura CE; rispondenti ai C.A.M. (Requisiti Ambientali Minimi) secondo D.M. 11/10/2017, conducibilità termica lambda <=0,035 W/mK secondo EN 12667, coefficiente di diffusione al vapore µ=1, posati a giunti accostati, ancorati al supporto murario sottostante mediante l’ausilio di malta adesiva minerale a base di calce/cemento bianco, stesa lungo tutto il perimetro del pannello, per punti centrali e comunque per una superficie non inferiore al 40% dell’area del pannello, completo di intonaco sottile armato con rete in fibra di vetro >= 150gr/m2, comprensivo di tasselli ad espansione in PVC certificati ETAG 004, di eventuali rondelle copritassello, di rinforzi diagonali in corrispondenza della aperture, di paraspigoli, di gocciolatoi, di primer pigmentato e di rivestimento di finitura metilsiliconico, con granulometria 1,5÷3,0mm, con particelle di nanoquarzo, diffusione del vapore classe V1, permeabilità all’acqua classe W3 con pannelli spessore 10 cm 95,96 €/mq
SISTEMA A CAPPOTTO IN LANA DI ROCCIA CICLO FINITO METILSILICONICO – Isolamento termico a cappotto di pareti esterne regolari, prive di decori a rilievo e già preparate, provvisto di certificazione ETA, in classe di reazione al fuoco Euroclasse A, eseguito con pannelli rigidi in lana di roccia mono densità, resistenza a trazione TR >=7,5 kPa, densità circa 90kg/m3, conforme EN 13162, dotati di marcatura CE; rispondenti ai C.A.M. (Requisiti Ambientali Minimi) secondo D.M. 11/10/2017, conducibilità termica lambda <=0,035 W/mK secondo EN 12667, coefficiente di diffusione al vapore µ=1, posati a giunti accostati, ancorati al supporto murario sottostante mediante l’ausilio di malta adesiva minerale a base di calce/cemento bianco, stesa lungo tutto il perimetro del pannello, per punti centrali e comunque per una superficie non inferiore al 40% dell’area del pannello, completo di intonaco sottile armato con rete in fibra di vetro >= 150gr/m2, comprensivo di tasselli ad espansione in PVC certificati ETAG 004, di eventuali rondelle copritassello, di rinforzi diagonali in corrispondenza della aperture, di paraspigoli, di gocciolatoi, di primer pigmentato e di rivestimento di finitura metilsiliconico, con granulometria 1,5÷3,0mm, con particelle di nanoquarzo, diffusione del vapore classe V1, permeabilità all’acqua classe W3 con pannelli spessore 12 cm 101,40 €/mq
SISTEMA A CAPPOTTO IN POLIURETANO ESPANSO CICLO FINITO ACRILICO/SILOSSANICO – Isolamento termico a cappotto di pareti esterne regolari, prive di decori a rilievo e già preparate, provvisto di certificazione ETA, in classe di reazione al fuoco Eurclasse B, eseguito con pannelli rigidi di poliuretano espanso rigido, resistenza a trazione TR >=80 kPa, densità circa 35kg/m3, conforme EN 13163, dotti di marcatura CE; rispondenti ai C.A.M. (Requisiti Ambientali Minimi) secondo D.M. 11/10/2017, conducibilità termica lambda 0,025÷0,028 W/mK secondo EN 12667, posati a giunti accostati, ancorati al supporto murario sottostante mediante l’ausilio di malta adesiva minerale a base di calce/cemento bianco, stesa lungo tutto il perimetro del pannello, per punti centrali e comunque per una superficie non inferiore al 40% dell’area del pannello, completo di intonaco sottile armato con rete in fibra di vetro >= 165gr/m2, comprensivo di tasselli ad espansione in PVC certificati ETAG 004, di eventuali rondelle copritassello, di rinforzi diagonali in corrispondenza della aperture, di paraspigoli, di gocciolatoi, di primer pigmentato e di rivestimento di finitura acril-silossanico fibrato ad alta resistenza, diffusione del vapore classe V1, permeabilità all’acqua classe W2 con pannelli spessore 14 cm 123,40 €/mq
Ponteggio “di facciata”, in elementi metallici prefabbricati e/o “giunto-tubo”, compreso il montaggio e lo smontaggio finale, i piani di lavoro, idonea segnaletica, compresi gli eventuali oneri di progettazione, escluso: Ponteggio formazione di ponteggio a castelli con esecuzione di ponte continuo sottocornicione, compreso sottoponte, mantovana paraschegge, parapetto continuo dell’altezza di m 2, impianti di messa a terra valutato a metro lineare di ponteggio, misurato su perimetro esterno, per altezze inferiori a 15 metri. Per il primo mese di impiego.  373,83 € x metro lineare del perimetro immobile

PREZZI E CARATTERISTICHE  DI  CATEGORIE LAVORI E SERVIZI PROPOSTI

SCHERMATURE SOLARI – Uno degli interventi TRAINATI del 110%SUPERBONUS è il posizionamento delle tende da sole delle diverse come le veneziane e altre schermature solari. Queste categorie di lavori possono usufruire della maxi agevolazione del Superbonus110%. Esse però devono rispettare alcune caratteristiche fondamentali, devono far parte ciioè di prodotti dettagliati nell’allegato M del Decreto legislativo 29 Dicembre 2006 n.311 devono rispecchiare determinate caratteristiche in merito a rendimento energetico, molto importante, devono avere la relativa certificazione di conformità. Esistono diverse tipologie detraibili. Le regole fondamentali stabilite dall’Enea, che devono riportare le seguenti classificazioni: 

  • UNI EN 13561 Tende esterne requisiti prestazionali compresa la sicurezza (in obbligatorietà della marcatura CE); 
  • UNI EN 13659 Chiusure oscuranti requisiti prestazionali compresa la sicurezza (in obbligatorietà della marcatura CE); 
  • UNI EN 14501 Benessere termico e visivo certificato per caratteristiche prestazioni e classificazione; 
  • UNI EN 13363.01 Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate con calcolo della trasmittanza totale e luminosa con metodo di calcolo semplificato
  • UNI EN 13363.02 Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate con calcolo della trasmittanza totale e luminosa, con metodo di calcolo dettagliato.
CLASSIFICAZIONE ZONE SISMICHE IN ITALIA

A partire dal 2003 la classificazione sismica è stata completamente aggiornata (Ordinanza n. 3274 del 20 marzo 2003). La classificazione sismica in Italia distingue quattro zone sismicheZona 1 intensità sismica altaè la zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti, le zone interessate sono: Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Calabria, Sicilia. Zona 2 intensità sismica media: in questa zona possono verificarsi terremoti abbastanza forti, le zone sono: Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Basilicata. Zona 3 intensità sismica bassa: in questa zona si possono verificare scuotimenti modesti, sono:: Lombardia, Toscana, Piemonte, Liguria. Zona 4 intensità sismica molto bassaè la meno pericolosa, in questa zona le possibilità di danni sismici sono basse; le zone sono Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige e Sardegna.

PAVIMENTO – ANTICHI SISTEMI DI POSA 

I pavimenti sono rivestimenti stabili composti da una superficie piana soggetta a calpestio e al passaggio di persone e cose. I principali requisiti di un buon pavimento sono: solidità, resistenza all’usura, leggerezza, impermeabilità, igienicità e facile manutenzione. I pavimenti possono essere: monolitici o di getto, ad elementi, resilienti, tessili. In questo dettaglio ci occuperemo di alcuni pavimenti ad elementi “storici” ossia quei pavimenti composti da elementi preformati posti su sottofondo. Il più semplice ed economico era quello in battuto di cemento (figura a lato). E’ realizzato con un primo strato di calcestruzzo magro, un secondo strato di malta con spolvero di cemento superficiale, la superficie andava lisciata a cazzuola e suddivisa con rullo; veniva usato per cantine e/o locali di servizio ecc. Soffermarci su una delle più belle tecniche di posa di un pavimento è fondamentale; manualità e arte si fondono; il risultato sarà un’opera d’arte. Era il PAVIMENTO ALLA VENEZIANA che abbelliva palazzi e sale consiliari. Questa tipologia di posa nasce nel Cinquecento (rinascimento) a Venezia. Era l’arte del pavimento cocciopesto (alla VENEZIANA). I palazzi erano personalizzati con l’originalità di pavimenti realizzati con scaglie di marmi multicolori opportunamente posati e lavorati. Una tecnica che ha abbellito palazzi ed in particolare pavimenti storici dell’architettura italiana. La delicatezza e i colori del marmo venivano sapientemente aggregati seguendo un disegno programmato. I pezzi di marmo erano incorniciati su quadri ben definiti e delimitati da liste di marmo oppure elementi metallici come l’ottone. Al completamento di queste fasi (a presa avvenuta) si effettuava la cosiddetta orsatura ossia il passaggio superficiale di levigatrici a diversa grana fino a rendere la superficie del pavimento lucida. Il risultato era spettacolare. Una tipologia di pavimento simile alla veneziana era il Bollettonato ossia un pavimento in cui la parte terminale era composta da pezzi di marmo a sezione varia e irregolari tra 5 e 10 cm di larghezza spessore 2/3 cm; erano posati su malta cementizia grassa che si completava con un impasto di solo cemento colorato che riempiva gli interstizi; a presa avvenuta venivano lucidati. Il Bollettonato ha segnato moltissimo il boom economico in Italia dagli anni 60 agli anni 75. La composizione era diversificata con varie tipologie di marmo con gli interstizi dai colori tenui dal bianco al grigio alle terre. Queste tipologie di pavimenti, a causa degli alti costi della manodopera sono stati sostituiti con la ceramica su colla.  Articolo –  Arch. Stratacò Angelo Antonio, Albo Architetti Torino e Provincia  

INTONACO IN BIOCALCE PER ELIMINARE L’UMIDITÀ DALLE MURATURE 
Le murature se non adeguatamente protette, tendono ad assorbire l’umidità degli strati sottostanti, in modo particolare generalmente patiscono la presenza di acqua. L’aspetto del degrado si identifica all’interno del vano, con la presenza di macchie, aloni, e poi la formazione di muffa con le pitture e gli  intonaci scrostati con la formazioni d’incrostazioni saline, oltre ai danni economici per riscaldare un ambiente umido. L’umidità più critica e pericolosa è l’umidità proveniente dal terreno (risalita), è un’umidità carica di sali (carbonati, solfati, nitrati ecc..) che danneggiano spesso in modo irreparabile l’opera muraria, dando origine alla risalita capillare della stessa acqua fino agli strati superiori della muratura. Un protocollo che dà ottimi risultati è l’applicazione della biocalce, uno strato di intonaco compreso di rasatura finale (stesso materiale) Un prodotto molto efficace, esso crea uno strato altamente traspirante e, nello stesso tempo inassorbente e igroprotetto proteggendo la muratura dai sali distruttivi latenti. Per risolvere il problema in modo definitivo specialmente se il muro è “datato” nel tempo, occorre ostruire i capillari mediante applicazione di barriera chimica. La biocalce estrae in modo rapido tutta l’umidità residua presente nel muro, trasformandola in vapore, che si propaga nell’ambiente (esterno o interno), migliorando il benessere abitativo. E’ importante comunque garantire nel vano un leggero flusso d’aria continuo (famoso antico e salutare “spiffero”). Prima dell’applicazione occorre valutare il problema, procedere con test con termoigrometro a contatto.e valutare il metodo da applicare. Come risolviamo il problema: Prezzo risanamento umidità di risalita