06 - TETTO, SOLAIO IN LEGNO, CONTROTELAI, FALDALERIA

PREZZO SOLAIO IN LEGNO NUOVA REALIZZAZIONE

Last Updated on 29 Agosto 2023 by Antonio Arcangelo

Prezzo solaio in legno nuova realizzazione

LA PAGINA E RELATIVI PREZZI DELLE CATEGORIE INDICATE, SONO DEFINITI SECONDO I CRITERI DI FORNITURA E POSA IN CANTIERE.  L’ANALISI PREZZI E’ BASATA SU INTERVENTI DI OPERE REALIZZATE, DERIVATE DA PROGETTAZIONI E DIREZIONE LAVORI.  LE VALUTAZIONI POSSONO ESSERE OGGETTO ANCHE DI RIBASSO. LA DATA DI AGGIORNAMENTO DEI PREZZI E’ QUELLA  DEL  LAST UPDATED SOPRA INDICATO. per dettagli e perizie sulla regolarità d’arte delle lavorazioni eseguite puoi inviare email a  cantieristica@homepiemonte.com saremo a tua disposizione per ogni  considerazione di legge. 

SOLAIO IN LEGNO A ORDITURA SEMPLICE. L’orditura semplice di un solaio in legno è composta da due elementi essenziali ossia il travetto principale (o trave) di dimensioni adeguate, le tavole di completamento (tavolato) di spessore idoneo. E’ opportuno inoltre prevedere il posizionamento di una trave “dormiente” idonea per la distribuzione dei carichi concetrati provenienti dai singoli travetti.e migliorare quindi le condizioni statiche degli appoggi. Questo tipo di solaio è la forma più antica e semplice per la realizzazione di un orizzontamento in legno, legato spesso a un’architettura povera. Il solaio cosi definito si realizzava per coprire ambienti in cui il lato minore di una stanza non superava i 3/4 metri. La realizzazione di solai a semplice orditura era facile da costruire perchè non richiedeva travi di grosse dimensioni. In origine l”orditura delle travi, spesso aveva una sezione circolare grezza; il legname adoperato era di castagno o di quercia. Il tavolato si completava di solito con il posizionamento di un assito di rifinitura (palchetto) che veniva inchiodato sul tavolato e poi trattato superficialmente (ceratura). Allora non c’era l’esigenza di far passare corrugati o tubi per la realizzazione di impianti. Il solaio delimitava sempre la copertura del singolo vano e la muratura di perimetro era una muratura portante (mattoni pieni, materiale lapideo). Il dimensionamento dei travetti era basato su un rapporto tra base e altezza di 0,7 che probabilmente massimizzava la resistenza della trave ricavata da un tronco a sezione circolare

SOLAIO IN LEGNO A ORDITURA DOPPIA . La caratteristica principale di questo tipo di solaio è la sovrapposizione dei travetti sulle travi principali. Il solaio è composto fondamentalmente da travi principali di orditura e travi secondarie; il tavolato ne completava l’opera, e su di esso veniva applicato il palchetto in legno. Uno degli inconvenienti principali di questa tipologia di solaio era l’ingombro in altezza (lo spessore totale del solaio). L’interasse delle travi principali sono di solito posizionati a circa 2,5 3 metri (mai sotto i 2 metri e oltre i 4 metri). Le travi principali erano definite secondo la caratteristica del muro portante e delle aperture (porte e finestre). Si escludeva il posizionamento delle travi principali sopra gli architravi in corrispondenza di porte e finestre. I Principali carichi per il dimensionamento di un solaio in legno sono: Pavimento in parquet (0,25 kN/mq). Sottofondo (1,20 kN/mq). Assito (0,15 kN/mq). Travetti (0,15 kN/mq). Travi principali (0,19 kN/mq). Totale peso proprio (1,94 kN/mq), Totale sovraccarichi accidentali (2,00 kN/mq). Oltre alle due tipologie descritte, citiamo anche 

  1. solaio in legno a tripla orditura, si utilizzavano per ambienti di grandi dimensioni e luce notevole con sovraccarichi rilevanti. L’orditura principale era costituita da travi  di grandi dimensioni 
  2. solai a cassettoni. L’orditura secondaria era inserita nello spessore dell’orditura primaria 

puoi visualizza la tabella per un facile dimensionamento dell’orditura di un solaio in legno direttamente nella pagina del DOWNLOAD HOMEPIEMONTE: visiona pagina  

una delle principali criticità dei solai in legno era la tipologia dell’appoggio direttamente sul muro, dove si verificano elevate concentrazioni di carico e di sforzo di taglio, si generano delle fessure che hanno origine dall’angolo inferiore della trave e presentano un orientamento verso il basso con inclinazione di 45°. Per evitare questo fenomeno antiestetico occorre sempre creare un appoggio distribuito sulla muratura, ossia disporre su tutta la lunghezza di appoggio delle travi del solaio, ossia, una trave dormiente che ripartisce i carichi sull’intera base di appoggio della muratura 
Il solaio in legno ha una sua storia e una tradizione; lo troviamo in tutti i percorsi della storia dell’architettura. Tra le tipologie più importanti in Italia, abbiamo quello a orditura semplice e quello a orditura composta. Le altre tipologie (cassettoni o tripla orditura) appartengono alla storia. Oggi realizzare un solaio in legno significa soddisfare esigenze che un tempo non erano previsti, ad esempio la realizzazione del sottofondo (indispensabile per la distribuzione impiantistica), e una particolare attenzione alla rigidezza o solidità strutturale con particolare riferimento alle legislazione antisismica. A lavorazione compiuta l’aspetto dell’opera è gradevole e particolarmente accogliente; da un punto di vista economico anche.

Contenuto della pagina e Analisi prezzi derivati da opere progettate e/o dirette: Arch. Stratacò Angelo Antonio Albo degli Architetti della Provincia di Torino. INARCASSA: Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti N.377063.  Polizza compagnia AIG  r.c. in qualità di Asseveratore e certificatore ENEA e Progetti energetici 2.000.000 €. Polizza Professionale r.c. compagnia AIG 1.000.000  https://www.instagram.com/arch.strataco/

PREZZO FORNITURA E POSA NUOVO SOLAIO IN LEGNO
Realizzazione di solaio piano in struttura mista legno e calcestruzzo collaboranti tra loro tramite connettori a piolo e ramponi in acciaio. Il solaio sarà realizzato con legno di larice massiccio (classe S10) con protezione antiparassitaria ed antitarlo, di sezione 17×25 cm ad interasse di 50 cm, con assito soprastante di spessore 2.5 cm, stesa di telo in materiale impermeabile e traspirante, con getto complementare in calcestruzzo (Rck >= 25 N/mm²) di 8 cm di spessore, armato con rete elettrosaldata Ø 5 maglia 150×150 mm. Compreso i puntelli di sostegno provvisorio fino ad un’altezza di cm 350 e a completa stagionatura del calcestruzzo ed ogni altra opera accessoria per la corretta posa in opera. A semplice orditura €/mq 140,00
Realizzazione di solaio piano in struttura mista legno e calcestruzzo collaboranti tra loro tramite connettori a piolo e ramponi in acciaio. Il solaio sarà realizzato con legno di larice massiccio (classe S10) con protezione antiparassitaria ed antitarlo, di sezione 17×25 cm ad interasse di 50 cm, con assito soprastante di spessore 2.5 cm, stesa di telo in materiale impermeabile e traspirante, con getto complementare in calcestruzzo (Rck >= 25 N/mm²) di 8 cm di spessore, armato con rete elettrosaldata Ø 5 maglia 150×150 mm. Compreso i puntelli di sostegno provvisorio fino ad un’altezza di cm 350 e a completa stagionatura del calcestruzzo ed ogni altra opera accessoria per la corretta posa in opera. A doppia orditura €/mq 185,00
IMPORTANTE: Se trattasi di realizzazione di nuovo solaio inserito nei lavori di ristrutturazione dell’unità abitativa, occorre considerare in corso d’opera l’eventuale lavorazione di scassi, tagli a sezione obbligata, ricostruzione di opere murarie  per il posizionamento dell’orditura principale del solaio 

PREZZI E CARATTERISTICHE  DI  CATEGORIE LAVORI E SERVIZI PROPOSTI
Puoi visonare la tabella di calcolo dimensioni solaio in legno al seguente link DOWNLOAD HP


Una malta che adoperiamo per la posa del blocchetto idrofugo colorato è Prontomalt Facciavista è una malta a prestazione garantita, applicabile a mano o pompata con idonea pompa. Prontomalt Facciavista è composto da leganti idraulici, aggregati silicei e additivi chimici speciali. Miscelare tutto il contenuto del sacco utilizzando un mescolatore meccanico (betoniera, mescolatore a coclea, ecc.) per 3 min. La miscelazione è da considerarsi conclusa al raggiungimento di un impasto omogeneo. Non prolungare la miscelazione oltre 3 min. Si può anche impastare a mano purchè l’impasto risulti omogeneo. Prima di applicare il prodotto assicurarsi sempre che il supporto sia pulito, privo di parti friabili, oli, grassi, e quant’altro possa pregiudicare l’adesione della malta. Nel caso di temperature superiori ai +30°C si consiglia di inumidire il sottofondo o i laterizi. Prontomalt Facciavista si usa con acqua pulita senza aggiungere altri prodotti. Proteggere dalla rapida essicazione o dal gelo. Non applicare su fondi, mattoni laterizi o blocchi di cemento gelato o comunque a temperature ambientali inferiori a +5°C. L’indurimento del prodotto è basato sulla presa idraulica e a basse temperature la stessa viene eccessivamente ritardata con conseguente indurimento anomalo. In caso di improvvise piogge proteggere le murature dal dilavamento. Poiché il materiale è formulato con sabbie silicee di fiume, si sconsiglia l’utilizzo di sacchi provenienti da partite diverse, poiché potrebbero esserci variazioni cromatiche.

CONSOLIDARE UN SOLAIO IN LEGNO CON PROTOCOLLO LECA
Uno degli interventi consolidati per la miglioria sismica di un solaio (legno o latero cemento) è quello del rinforzo mediante connettori o utilizzo di protocolli consolidati di Aziende del settore. Sicuramente uno dei principi fondamentali è la riduzione delle masse sugli orizzontamenti e connettere in modo rigido tutti gli elementi in acciaio previsti dal progetto
INTONACO FIBRORINFORZATO – COME E QUANDO VA ADOPERATO

L’intonaco fibrorinforzato è un prodotto premiscelato composto generalmente da cemento, calce aerea, inerti calcarei selezionati e dosati opportunamente, fibre di vetro, fibre sintetiche ed additivi specifici che migliorano la qualità rispetto al tradizionale sia per lavorabilità che per resistenza. La composizione del prodotto varia secondo la formula del produttore; la presenza delle fibre conferisce alla malta una maggiore resistenza a trazione in fase plastica, riducendo così notevolmente le possibilità di microfessurazioni durante la prima fase di indurimento. Il prodotto può essere applicato a proiezione meccanica mediante macchine intonacatrici per prodotti premiscelati o manualmente. I supporti da intonacare devono essere omogenei, stabili, privi di parti deboli, polvere, proliferazioni batteriche, efflorescenze saline, oli, grassi, cere, residui di precedenti lavorazioni, ecc. Se necessario, eseguire una pulizia preventiva del supporto mediante idrolavaggio a pressione o sabbiatura. Le superfici in calcestruzzo liscio o compatte ed inassorbenti devono essere preventivamente trattate mediante applicazione di un primo strato per migliorare l’adesione dell’intonaco al supporto di fondo. Le applicazione successiva devono avvenire tra le 12 e le 24 ore dal termine della posa del primo strato di intonaco. Se l’intonaco fibrorinforzato deve essere effettuato su supporti disomogenei o cambi costruttivi, è consigliato posizionare all’interno dello strato di intonaco la rete di armatura in fibra di vetro resistente agli alcali. La rete deve essere estesa per 30 cm circa oltre la linea di discontinuità dei materiali ed essere applicata nello spessore dell’intonaco e non in completa aderenza alla muratura. La predisposizione di paraspigoli, listelli di frazionamento, guide di livello, ecc. deve essere effettuata prima dell’applicazione dello strato di intonaco su tutta la parete. Il prodotto non va applicato con temperature inferiori a + 5°C, in presenza di forte vento, pioggia e sotto l’azione diretta del sole o superiori a + 35°C. Con elevate temperature si consiglia di bagnare uniformemente con acqua il supporto prima dell’applicazione dell’intonaco. Evitare l’applicazione su supporti gelati, polverosi, instabili ed inconsistenti. Eseguire spessori di intonaco compresi da 10 a 20 mm per strato. Evitare l’applicazione su supporti a base gesso o pannelli espansi di natura minerale ed organica. Proteggere il prodotto applicato dal gelo, dalla pioggia e dalla rapida essiccazione per le prime 24 ore dalla messa in opera. Il prodotto in genere presenta le seguenti caratteristiche: Resistenza a compressione ≥ 2,0 N/mm2 CS II, Resistenza a flessione ≥ 0,5 N/mm2, Assorbimento di acqua per capillarità ≤ 0,20 kg/m2 x min0,5 W2, Coefficiente di permeabilità al vapore acqueo ≤ µ 15, Conducibilità termica 0,45 W/mK (valore medio). Visualizza il prezzo al mq: Prezzo fornitura e posa intonaco fibrorinforzato

CLASSIFICAZIONE ZONE SISMICHE IN ITALIA

A partire dal 2003 la classificazione sismica è stata completamente aggiornata (Ordinanza n. 3274 del 20 marzo 2003). La classificazione sismica in Italia distingue quattro zone sismicheZona 1 intensità sismica altaè la zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti, le zone interessate sono: Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Calabria, Sicilia. Zona 2 intensità sismica media: in questa zona possono verificarsi terremoti abbastanza forti, le zone sono: Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Basilicata. Zona 3 intensità sismica bassa: in questa zona si possono verificare scuotimenti modesti, sono:: Lombardia, Toscana, Piemonte, Liguria. Zona 4 intensità sismica molto bassaè la meno pericolosa, in questa zona le possibilità di danni sismici sono basse; le zone sono Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige e Sardegna.

PRINCIPALI FORME DI DISSESTO DELL’ARCO
Riconoscere le difettosità di volte o archi significa intervenire prevalentemente nel ripristinare i concetti statici illustrati (in modo schematico nella grafica a lato) e quindi, ridefinire la sua staticità originaria. Normalmente, sulla base dell’esperienza in cantiere, i fenomeni critici che forniscono un campanello di allarme per un intervento definitivo, sono rappresentati da scorrimenti o cedimenti in aree localizzate ben precise, con sviluppo in modo simmetrico. Punti che in origine rappresentano l’equilibrio iperstatico dell’arco o della volta. Se le lesioni o crepe sono localizzate in queste aree, l’equilibrio della struttura diventa labile e, progressivamente può portare al crollo (nello schema osservare la simmetria delle lesioni con riferimento all’asse geometrico definito dalla forza P). La struttura (arco o volta) che in origine possedeva i tre gradi di iperstaticità diventa labile e quindi il conseguente crollo. Intervenire in modo corretto significa riportare la simmetria originaria dell’arco e allineare i conci, ossia quei componenti dell’arco che sono posizionati all’interno della curva delle pressioni. In modo particolare occorre intervenire sui piedritti, probabile causa del cedimento, e, nei punti critici evidenziati nella figura di cui sopra. CONSOLIDAMENTO DI ARCHI E VOLTE. Le principali forme di consolidamento di un arco o volta, riguardano sostanzialmente i piedritti (A) per consolidare la volta e sostenere le spinte orizzontali. Altra soluzione è il riempimento nel piano alle reni (C) occorrre aggiungere dei carichi per “allineare” la curva delle pressioni della volta. La soluzione (B) è l’inserimento della catena per contrastare le spinte orizzontali. Recentemente viene adottata la soluzione (D) ossia il getto di calcestruzzo strutturale alleggerito collaborante armato. Importante e risolutore in questo caso l’uso di calcestruzzo strutturale a basso peso specifico tipo LECA1400 premiscelato o simile; è opportuno che lo spessore del getto o lo strato collaborante non superi i 6 cm di spessore. In questa soluzione è importante prevedere anche il posizionamento di connettori per ancorare lo strato della volta al nuovo getto in cls armato). verifica categoria e prezzi  Articolo Arch. Stratacò Angelo Antonio Albo Architetti Torino e Provincia

SCHERMATURE SOLARI – Uno degli interventi TRAINATI del 110%SUPERBONUS è il posizionamento delle tende da sole delle diverse come le veneziane e altre schermature solari. Queste categorie di lavori possono usufruire della maxi agevolazione del Superbonus110%. Esse però devono rispettare alcune caratteristiche fondamentali, devono far parte ciioè di prodotti dettagliati nell’allegato M del Decreto legislativo 29 Dicembre 2006 n.311 devono rispecchiare determinate caratteristiche in merito a rendimento energetico, molto importante, devono avere la relativa certificazione di conformità. Esistono diverse tipologie detraibili. Le regole fondamentali stabilite dall’Enea, che devono riportare le seguenti classificazioni: 

  • UNI EN 13561 Tende esterne requisiti prestazionali compresa la sicurezza (in obbligatorietà della marcatura CE); 
  • UNI EN 13659 Chiusure oscuranti requisiti prestazionali compresa la sicurezza (in obbligatorietà della marcatura CE); 
  • UNI EN 14501 Benessere termico e visivo certificato per caratteristiche prestazioni e classificazione; 
  • UNI EN 13363.01 Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate con calcolo della trasmittanza totale e luminosa con metodo di calcolo semplificato
  • UNI EN 13363.02 Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate con calcolo della trasmittanza totale e luminosa, con metodo di calcolo dettagliato.