12 - GUAINE-ISOLANTI-CHIMICI

PREZZO PER IMPERMEABILIZZARE BAGNO E CUCINA

Last Updated on 26 Dicembre 2022 by Antonio Arcangelo

Prezzo per Impermeabilizzare bagno e cucina

LE CATEGORIE DEI LAVORI INDICATE SONO AGGIORNATE SECONDO IL PREZZIARIO OPERE EDILI 2022

Uno dei contenziosi a buon mercato nei condomini è quello dello “stillicidio e/o perdite di acqua dal bagno di un appartamento soprastante, da un terrazzo o da un lastrico solare, o terrazzo. Le cause possono essere molteplici e di varia natura; in ogni caso, rappresentano situazioni incresciose e a volte, se non siamo tutelati in modo adeguato con una buona polizza assicurativa, diventano veri e propri  “salassi” in danaro. Se l’evento o la causa si manifesta su una tubazione condominiale (colonna di scarico, grondaia, faudaleria, terrazzo…ecc); la situazione e la causa del danno si risolve in modo “indolore” con l’intervento della polizza assicurativa del condominio. L’ostacolo più arduo invece, è quando l’evento perdita si manifesta nel nostro bagno, cucina o lastrico solare. La situazione diventa critica, bisogna intervenire per limitare ed eliminare la causa e ripristinare i danni derivati nella proprietà limitrofa. In genere le categorie dei lavori interessati sono:

  1. Ripristino parziale dell’orizzontamento (solaio)
  2. Ripristino dell’intonaco
  3. Ripristino di rasatura
  4. Rifacimento della tinteggiatura (intero vano interessato)
  5. Lavori da idraulico per ripristinare la perdita

Il caso 1 in elenco risulterà ancora più “complicato” se siamo in presenza di un solaio in legno o perlinato o con controsoffittatura in “cannicciato” o  addirittura cartongesso. Nei nostri lavori di ristrutturatone ed in particolare quando interveniamo nelle vecchie costruzioni dei centri storici o immobili degli anni 50/60, proponiamo al cliente  una soluzione che risulta efficace nel tempo. Si tratta di impermeabilizzare secondo due modalità differenti di categorie di lavori e di prezzo. I vani interessati sono il bagno, la cucina, o eventuali proprietà “accessorie” presenti nel condominio come i lastrici solari, pergolati terrazzi soggetti a irrigazione controllata. Gli interventi che proponiamo sono di:  1) TIPO leggero  2) TIPO radicale

IMPERMEABILIZZAZIONE DI TIPO LEGGERO.  E’ l’impermeabilizzazione a base di soluzione liquida bicomponente da effettuare prima della posa della piastrella del pavimento su un supporto di rete in fibra di vetro che ha lo scopo di rendere maggiormente elastico lo strato impermeabile. Questo intervento ha la funzione di impermeabilizzare l’ultimo strato di supporto del pavimento, ossia la zona interessata dalla colla, dalla piastrella, dallo stucco. Suggeriamo questa categoria di lavoro nei bagni e nelle cucine. In questo caso eventuali perdite rimangono localizzate, se si tratta di stillicidio “controllato” ; nel senso che possiamo intervenire in modo tempestivo sulla causa (perdita dalla lavatrice o lavastoviglie, rottura di un flessibile, una guarnizione, uno scarico…ecc). In questo caso siamo certi che la perdita e lo stillicidio rimane localizzata e non provocherà nessun danno nell’alloggio del vicino o in quello sottostante. Il problema comunque potrebbe sorgere nel caso in cui la perdita o il vano non può essere controllato: siamo in vacanza e in casa non cè nessuno, l’acqua continua a fuoriuscire e per fermare il tutto normalmente arrivano i vigili del fuoco. In questo caso suggeriamo l’intevento di tipo RADICALE. In entrambe le soluzioni è indispensabile e utile il collettore idraulico  di piano  Ecco i prezzi di riferimento 

Fornitura e posa di malta cementizia bicomponente ad elevata elasticità (con crack-bridging > 2 mm), da applicare a spatola o a rullo. Classificazione: EN 1504-2 – rivestimento (C) principi PI, MC e IR, prodotto in accordo alla normativa EN 14891. EMICODE: EC1 R Plus – a bassissima emissione. (due strati)  48 €/mq
Fornitura e posa di rete in fibra di vetro resistente agli alcali (in conformità alla guida ETAG 004) per l’armatura di protezioni impermeabili,  e rinforzo; ha grammatura da 157 g/m²,  con maglia 4×4,5 mm. 4,5 €/mq
il crack bridging è la capacità della malta cementizia bicomponente di fare da “ponte” ad eventuali fessure o microlesioni che si possono verificare nello strato sottostante (sottofondo). La membrana  rimane perfettamente elastica senza rompersi e garantisce, comunque, l’impermeabilità.
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 malta cementizia imp.  rete crack bridging>2  malta bicomponente
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IMPERMEABILIZZAZIONE DI TIPO RADICALE  E’ l’impermeabilizzazione che ci garantisce da ogni fuoriuscita o perdita d’acqua anche se non siamo in casa (non ancora a prova di diluvio). Questa soluzione la suggeriamo nelle ristrutturazioni dei centri storici in modo particolare nelle costruzioni d’epoca con solai in legno (orizzontamenti interpiano) con la presenza del “cannicciato” di completamento oppure con controsoffittature in cartongesso o materiale simile. La soluzione è molto utile anche nei lastrici solari localizzati nei condomini o indispensabile (quasi obbligatorio) nei terrazzi con presenza di piante e soggette a irrigazione controllata e non. Questo intervento consiste nel portare al vivo la struttura del solaio (eliminando tutti gli strati superiori: sottofondi, piastrelle, vecchie guaine..ecc); occorre procedere con un livellamento di piano mediante un primo strato di massetto (6/7 cm) che servirà da supporto alle categorie successive per l’impermeabilizzazione. E’ opportuno inoltre prevedere il posizionamento di pozzetti a pavimento non sifonati come da illustrazioni in basso, ne esistono di bellissimi e di ottima marca italiana. Ecco le relative categorie di lavori con il prezzo HOMEPIEMONTE. In entrambe le soluzioni è indispensabile e utile il collettore idraulico  di piano. In questo caso, anche se non siamo in casa, i danni saranno limitati o inesistenti, per la presenza del pozzetto di scarico interno. Sistema utilissimo nei terrazzi con sistema d’irrigazione controllata  

CATEGORIE DI LAVORI PROGRAMMATI DA ESEGUIRE PER COMPLETARE IL PROTOCOLLO
Fornitura sistemazione e posa di massetto strutturale leggero avente spessore max 7 cm.  (se solaio in legno)  32 €/mq 
Fornitura e posa di guaina catramata costituita da foglio in cartonfeltro bitumato (Kg 1,200 /mq) con giunti sfalsati e sovrapposti di 8/10 cm  tenuti assieme da spalmatura di bitume da applicarsi a caldo.   20 €/mq 
Fornitura e posa di sottofondo dosato a 3,5 ql di cemento a mc di impasto con sabbia silicea fine. Lo spessore sarà di 10 cm. La superficie finale sarà livellata mediante macchina livellatrice e dovrà essere priva di “sfarinamento”  39  €/mq 
malta bicomponente  fase terrazzo o lastrico  canalina scarico a pav
300x200_malta_bicompomemte 300x200_guaina_lastrico_solare 300x200_canalina
 pozzetto scarico pavi.  scarico filo pavimento   scarico filo pavimento 2
300x200_possezzo_per_bagno 300x200_scarico_a_pavimento 300x200_scarico_pavimento_2


IL TUBO DRENANTE 

raccoglie l’acqua in eccesso e la convoglia in apposito pozzetto di smaltimento; utile per drenare muri di sostegno o muri soggetti a fenomeni di dilavamento. E’ in materiale plastico con la superficie incisa a solchi paralleli. In ogni solco (gola) sono posizionati dei fori o fessure per l’ingresso dell’acqua in eccesso presente sulla superficie esterna del tubo. Per una corretta posa è necessario: stendere un foglio di tessuto non tessuto attorno alle pareti dello scavo; realizzare un supporto con materiale selezionato (ghiaietto di granulometria 3-5 mm) con uno spessore di 10 cm evitando così che la sommità della costola vada a poggiare sul terreno di scavo; utilizzare come materiale di riempimento attorno al tubo un prodotto selezionato (spezzato o ghiaietto di granulometria 3-5 mm; effettuare il riempimento con il medesimo fino a 30 cm sopra l’estradosso del tubo; coprire la sezione di ricoprimento con il tessuto non tessuto; ultimare il riempimento con il terreno di riporto.

INTONACO FIBRORINFORZATO – COME E QUANDO VA ADOPERATO

L’intonaco fibrorinforzato è un prodotto premiscelato composto generalmente da cemento, calce aerea, inerti calcarei selezionati e dosati opportunamente, fibre di vetro, fibre sintetiche ed additivi specifici che migliorano la qualità rispetto al tradizionale sia per lavorabilità che per resistenza. La composizione del prodotto varia secondo la formula del produttore; la presenza delle fibre conferisce alla malta una maggiore resistenza a trazione in fase plastica, riducendo così notevolmente le possibilità di microfessurazioni durante la prima fase di indurimento. Il prodotto può essere applicato a proiezione meccanica mediante macchine intonacatrici per prodotti premiscelati o manualmente. I supporti da intonacare devono essere omogenei, stabili, privi di parti deboli, polvere, proliferazioni batteriche, efflorescenze saline, oli, grassi, cere, residui di precedenti lavorazioni, ecc. Se necessario, eseguire una pulizia preventiva del supporto mediante idrolavaggio a pressione o sabbiatura. Le superfici in calcestruzzo liscio o compatte ed inassorbenti devono essere preventivamente trattate mediante applicazione di un primo strato per migliorare l’adesione dell’intonaco al supporto di fondo. Le applicazione successiva devono avvenire tra le 12 e le 24 ore dal termine della posa del primo strato di intonaco. Se l’intonaco fibrorinforzato deve essere effettuato su supporti disomogenei o cambi costruttivi, è consigliato posizionare all’interno dello strato di intonaco la rete di armatura in fibra di vetro resistente agli alcali. La rete deve essere estesa per 30 cm circa oltre la linea di discontinuità dei materiali ed essere applicata nello spessore dell’intonaco e non in completa aderenza alla muratura. La predisposizione di paraspigoli, listelli di frazionamento, guide di livello, ecc. deve essere effettuata prima dell’applicazione dello strato di intonaco su tutta la parete. Il prodotto non va applicato con temperature inferiori a + 5°C, in presenza di forte vento, pioggia e sotto l’azione diretta del sole o superiori a + 35°C. Con elevate temperature si consiglia di bagnare uniformemente con acqua il supporto prima dell’applicazione dell’intonaco. Evitare l’applicazione su supporti gelati, polverosi, instabili ed inconsistenti. Eseguire spessori di intonaco compresi da 10 a 20 mm per strato. Evitare l’applicazione su supporti a base gesso o pannelli espansi di natura minerale ed organica. Proteggere il prodotto applicato dal gelo, dalla pioggia e dalla rapida essiccazione per le prime 24 ore dalla messa in opera. Il prodotto in genere presenta le seguenti caratteristiche: Resistenza a compressione ≥ 2,0 N/mm2 CS II, Resistenza a flessione ≥ 0,5 N/mm2, Assorbimento di acqua per capillarità ≤ 0,20 kg/m2 x min0,5 W2, Coefficiente di permeabilità al vapore acqueo ≤ µ 15, Conducibilità termica 0,45 W/mK (valore medio). Visualizza il prezzo al mq: Prezzo fornitura e posa intonaco fibrorinforzato

UNA MALTA BICOMPONENTE PER IMPERMEABILIZZARE (MAPELASTIC)
IMPERMEABILIZZARE IN MODO SICURO– Un prodotto efficace per impermeabilizzare e rendere praticamente sicuro da infiltrazioni e stillicidio il vostro terrazzo, lastrico solare o bagno, è l’applicazione di una malta bicomponente (MAPELASTIC). Il suo supporto ideale è il calcestruzzo o soletta rigida, la sua composizione eviterà l’eventuale crack bridging ossia la capacità della malta (Mapelastic) di fare da “ponte” ad eventuali fessure o microlesioni che si possono verificare nello strato sottostante (sottofondo). La membrana  rimane perfettamente elastica senza rompersi e garantisce, comunque, l’impermeabilità; ecco l’importanza della presenza della rete in fibra di vetro. Per rendere duratura la categoria di lavoro occorre una corretta applicazione ed in particolare: a) pulire ed eliminare tutte quelle parti ammalorate dal supporto che dovrà risultare perfettamente asciutto b) procedere all’applicazione del primo strato (componendo i due elementi del prodotto), attendere circa 4 ore e posizionare successivamente la rete in fibra di vetro, con le seguenti caratteristiche: Peso 150 g/mq con maglie 4×4,5 mm. Essa dovrà essere posizionata senza avvallamenti o discontinuità (consigliato una sovrapposizione minima c) Considerare in modo particolare l’applicazione sui risvolti perimetrali per almeno 10/15 cm  d) Attendere prima della posa della piastrellatura la perfetta asciugatura degli strati posati (almeno due) per garantire la perfetta elasticità ed eliminare il fenomeno del crack bridging 
IL TUBO DRENANTE 

raccoglie l’acqua in eccesso e la convoglia in apposito pozzetto di smaltimento; utile per drenare muri di sostegno o muri soggetti a fenomeni di dilavamento. E’ in materiale plastico con la superficie incisa a solchi paralleli. In ogni solco (gola) sono posizionati dei fori o fessure per l’ingresso dell’acqua in eccesso presente sulla superficie esterna del tubo. Per una corretta posa è necessario: stendere un foglio di tessuto non tessuto attorno alle pareti dello scavo; realizzare un supporto con materiale selezionato (ghiaietto di granulometria 3-5 mm) con uno spessore di 10 cm evitando così che la sommità della costola vada a poggiare sul terreno di scavo; utilizzare come materiale di riempimento attorno al tubo un prodotto selezionato (spezzato o ghiaietto di granulometria 3-5 mm; effettuare il riempimento con il medesimo fino a 30 cm sopra l’estradosso del tubo; coprire la sezione di ricoprimento con il tessuto non tessuto; ultimare il riempimento con il terreno di riporto.

CLASSIFICAZIONE ZONE SISMICHE IN ITALIA

A partire dal 2003 la classificazione sismica è stata completamente aggiornata (Ordinanza n. 3274 del 20 marzo 2003). La classificazione sismica in Italia distingue quattro zone sismicheZona 1 intensità sismica altaè la zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti, le zone interessate sono: Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Calabria, Sicilia. Zona 2 intensità sismica media: in questa zona possono verificarsi terremoti abbastanza forti, le zone sono: Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Basilicata. Zona 3 intensità sismica bassa: in questa zona si possono verificare scuotimenti modesti, sono:: Lombardia, Toscana, Piemonte, Liguria. Zona 4 intensità sismica molto bassaè la meno pericolosa, in questa zona le possibilità di danni sismici sono basse; le zone sono Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige e Sardegna.