01 - MURATURA, RASATURE, INTONACO

PREZZO MURATURA IN BLOCCHI DI CALCESTRUZZO

Last Updated on 29 Agosto 2022 by Antonio Arcangelo

PREZZO MURATURA IN BLOCCHI DI CALCESTRUZZO

LE CATEGORIE DEI LAVORI INDICATE SONO AGGIORNATE SECONDO IL PREZZIARIO OPERE EDILI 2022

Il blocco in calcestruzzo usato nelle murature per l’edilizia ha una sua storia, trae origine con la produzione industriale del cemento intorno agli anni 20. Il blocco è composto da cemento e da inerti che si utilizzavano in cantiere per la realizzazione delle opere in cemento armato; il cassero di supporto, per contenere l’elemento fluido, era una semplice cassaforma in legno (blocchiera manuale) che veniva “disarmata” dopo poche ore dal getto. Il blocco veniva lasciato all’aria aperta e si “essiccava” in modo naturale; era un materiale economico, disponibile direttamente nel sito dove si realizzava l’opera. Veniva adoperato per la realizzazione delle murature e le dimensioni del blocco erano personalizzate secondo l’esigenza dell’opera. Un cambiamento sostanziale nella produzione del blocco in calcestruzzo avvenne in USA intorno agli anni 40/45 che si iniziò la produzione su scala industriale del blocco stesso. Nascevano le prime “bloccherie” industrializzate. Una spinta notevole nella produzione del blocco in calcestruzzo e alla realizzazione di murature in cls su larga scala, si verificò in Europa subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Gli inerti o i componenti principali del blocco erano le macerie degli edifici delle città distrutte dai bombardamenti. La Germania fu ricostruita con questa muratura la cui componente principale era il blocco in calcestruzzo vibrocompresso; era chiamato Ziegelsplittbetonsteine (blocco di calcestruzzo). Erano posati secondo una trama semplice e tradizionale; come opera di rifinitura si utilizzava un intonaco plastico colorato. Come sistema di posa a “vista” esisteva il blocco di cemento “bugnato” che veniva posato solo per  muri di cinta, viali o altro. Un tassello importante che modificò le caratteristiche del blocco di calcestruzzo, fu la comparsa dell’inerte leggero ossia il materiale principe dell’edilizia moderna: l’argilla espansa. Nasce cosi il blocco in calcestruzzo per muratura da posare a vista, questo blocco presentava ottima resistenza termica e, con la metodologia costruttiva del blocco blocco in cemento “multicamera” ne esaltava ulteriormente le caratteristiche di isolamento sia termico che acustico. Il blocco di calcestruzzo a differenza del laterizio normale è un elemento interamente artificiale, tutti i componenti possono essere dosati direttamente dal produttore per ottenere caratteristiche finali secondo l’esigenza del mercato: dimensioni, granulometria, tipo di superficie, colore, traspirabilità e grado di assorbimento di acqua. Si possono quindi realizzare delle murature in blocchi di calcestruzzo in piena regola secondo le caratteristiche dettate dall’opera. Si affermava quindi un nuovo metodo costruttivo per la realizzazione di murature, senza il monopolio del laterizio forato o pieno. Era un sistema economico che presentava caratteristiche analoghe al mattone classico. Oggi comunque il settore del blocco del calcestruzzo vibrocompresso ha conquistato una notevole fetta di mercato specialmente all’estero ed in particolare nel Nord Europa.

PREZZI MURATURE IN BLOCCHI NORMALI
Murature in blocchi cavi in conglomerato cementizio vibrocompressi, con inerti normali, da intonacare, colore grigio, dimensioni nominali 40×20 o 50×20 cm. Compresi: i pezzi speciali per spalle, voltini, fissaggi, la malta di classe adeguata, i piani di lavoro interni; esclusi irrigidimenti da conteggiarsi a parte se necessari: – spess. cm 8 €/mq 25,00
Murature in blocchi cavi in conglomerato cementizio vibrocompressi, con inerti normali, da intonacare, colore grigio, dimensioni nominali 40×20 o 50×20 cm. Compresi: i pezzi speciali per spalle, voltini, fissaggi, la malta di classe adeguata, i piani di lavoro interni; esclusi irrigidimenti da conteggiarsi a parte se necessari: – spess. cm 12 €/mq 29,00
Murature in blocchi cavi in conglomerato cementizio vibrocompressi, con inerti normali, da intonacare, colore grigio, dimensioni nominali 40×20 o 50×20 cm. Compresi: i pezzi speciali per spalle, voltini, fissaggi, la malta di classe adeguata, i piani di lavoro interni; esclusi irrigidimenti da conteggiarsi a parte se necessari: – spess. cm 15 €/mq 32,00
Murature in blocchi cavi in conglomerato cementizio vibrocompressi, con inerti normali, da intonacare, colore grigio, dimensioni nominali 40×20 o 50×20 cm. Compresi: i pezzi speciali per spalle, voltini, fissaggi, la malta di classe adeguata, i piani di lavoro interni; esclusi irrigidimenti da conteggiarsi a parte se necessari: – spess. cm 20 €/mq 38,00
PREZZI MURATURE IN BLOCCHI FACCIA VISTA
Muratura faccia vista in blocchi cavi di conglomerato cementizio, dimensioni nominali 40×20 o 50×20 cm, prodotti per vibrocompressione non idrorepellenti, aventi finitura liscia su entrambe le facce posti in opera con malta di classe adeguata. Sono esclusi gli irrigidimenti da conteggiarsi a parte se necessari: – spess. cm 8 – REI 60 (da interno) €/mq 32,00
Muratura faccia vista in blocchi cavi di conglomerato cementizio, dimensioni nominali 40×20 o 50×20 cm, prodotti per vibrocompressione non idrorepellenti, aventi finitura liscia su entrambe le facce posti in opera con malta di classe adeguata, completa di ogni materiale idoneo a completare l’opera. Sono esclusi irrigidimenti da conteggiarsi a parte se necessari: – spess. cm 12 – REI 90 (da interno) €/mq 35,00
Muratura faccia vista in blocchi cavi di conglomerato cementizio, dimensioni nominali 40 x 20 o 50 x 20 cm, prodotti per vibrocompressione non idrorepellenti, aventi finitura liscia su entrambe le facce posti in opera con malta di classe adeguata. Sono esclusi irrigidimenti da conteggiarsi a parte se necessari: – spess. cm 15 – REI 90 (da interno) € 38,00
Muratura faccia vista in blocchi cavi di conglomerato cementizio, dimensioni nominali 40×20 o 50×20 cm, prodotti per vibrocompressione non idrorepellenti, aventi finitura liscia su entrambe le facce posti in opera con malta di classe adeguata. Sono esclusi irrigidimenti da conteggiarsi a parte se necessari: – spess. cm 20 – REI 120 (da interno) €/mq 45,00

I CONTENUTI SPECIFICI NELLA PAGINA DEI DOWNLOAD
Schede Tecniche blocchetto in cls di tipo portante e tipo normale da divisorio. Vai alla pagina DOWNLOAD HP
TRATTAMENTO IDROREPELLENTE PER MATTONI E INTONACI

In cantiere, il trattamento idrorepellente di una parete è un trattamento superficiale che rende il supporto (mattone, intonaco, pietra) impermeabile all’acqua. Esistono diversi prodotti di note marche utilizzati per questo scopo. La soluzione utile ha caratteristiche particolari, normalmente è una soluzioni a base di silani SiH4 e silossani in emulsione acquosa; la soluzione ha notevole capacità di impregnare tutti i materiali minerali assorbenti impiegati in edilizia rendendoli idrorepellenti. Applicato su supporto poroso, penetra in profondità e reagisce con l’umidità presente all’interno di esso formando uno strato idrofobo all’interno dei pori e dei capillari del materiale. Per questa sua proprietà è un efficace protettivo contro gli agenti aggressivi presenti nell’atmosfera, portati e depositati all’interno dei manufatti dall’acqua piovana. Il trattamento idrorepellente migliora l’effetto autopulente del materiale o l’intero prospetto dell’edificio; riduce o elimina totalmente la formazione di muschio e alghe. La caratteristica principale di  un buon idrorepellente è che non deve formare una pellicola sulla superficie del supporto e quindi non deve modificare la permeabilità al vapore del materiale di supporto, inoltre non deve altrettanto modificare l’aspetto estetico del manufatto. Deve possedere ottima resistenza all’alcalinità (sostanze con pH alto), alle radiazioni ultraviolette e deve mantenere inoltre tutte le sue caratteristiche di idrorepellenza inalterate nel tempo. Il prodotto normalmente non è applicato o non adatto per superfici orizzontali (terrazze); scantinati; bacini d’acqua; muri soggetti ad umidità di risalita con trasporto di sali; fosse di ascensori o comunque manufatti soggetti ad acqua in pressione; superfici in gesso; intonaci sintetici o decorati con pitture sintetiche. Effettuare una prova preliminare per verificare che non si evidenzino variazioni di colore nel supporto quando si utilizza su pietre naturali, intonaci colorati o su altre superfici con assorbimento non uniforme.


Una malta che adoperiamo per la posa del blocchetto idrofugo colorato è Prontomalt Facciavista è una malta a prestazione garantita, applicabile a mano o pompata con idonea pompa. Prontomalt Facciavista è composto da leganti idraulici, aggregati silicei e additivi chimici speciali. Miscelare tutto il contenuto del sacco utilizzando un mescolatore meccanico (betoniera, mescolatore a coclea, ecc.) per 3 min. La miscelazione è da considerarsi conclusa al raggiungimento di un impasto omogeneo. Non prolungare la miscelazione oltre 3 min. Si può anche impastare a mano purchè l’impasto risulti omogeneo. Prima di applicare il prodotto assicurarsi sempre che il supporto sia pulito, privo di parti friabili, oli, grassi, e quant’altro possa pregiudicare l’adesione della malta. Nel caso di temperature superiori ai +30°C si consiglia di inumidire il sottofondo o i laterizi. Prontomalt Facciavista si usa con acqua pulita senza aggiungere altri prodotti. Proteggere dalla rapida essicazione o dal gelo. Non applicare su fondi, mattoni laterizi o blocchi di cemento gelato o comunque a temperature ambientali inferiori a +5°C. L’indurimento del prodotto è basato sulla presa idraulica e a basse temperature la stessa viene eccessivamente ritardata con conseguente indurimento anomalo. In caso di improvvise piogge proteggere le murature dal dilavamento. Poiché il materiale è formulato con sabbie silicee di fiume, si sconsiglia l’utilizzo di sacchi provenienti da partite diverse, poiché potrebbero esserci variazioni cromatiche.

ALCUNE CONSIDERAZIONI PER UN BUON ISOLAMENTO TERMICO
LA RESISTENZA TERMICA è la difficoltà del calore nell’attraversare un mezzo: solidoliquido, gas. Nel nostro caso i materiali edili utilizzati per isolare le nostre case. La resistenza termica si misura in kelvin per watt  K/W. Migliorare la Resistenza Termica significa trattenere maggiormente il calore (o il fresco) nei nostri ambienti domestici e quindi migliorare il risparmio sul costo dell’energia per sviluppare il calore propagato nell’ambiente. Scegliere uno spessore adeguato di isolamento è importante; non solo, il materiale adoperato deve avere determinate caratteristiche. Per lo stesso spessore di materiale adoperato si hanno differenti gradi di resistenza termica. Lo scopo di un buon progettista termico è definire il materiale idoneo da utilizzare e il giusto spessore di materiale da posizionare per  realizzare una barriera efficace contro la dispersione del calore. Per esempio 10 cm di EPS, equivalgono in termini di prestazioni termiche a  21 cm di pannello in fibra di legno.

SCHERMATURE SOLARI – Uno degli interventi TRAINATI del 110%SUPERBONUS è il posizionamento delle tende da sole delle diverse come le veneziane e altre schermature solari. Queste categorie di lavori possono usufruire della maxi agevolazione del Superbonus110%. Esse però devono rispettare alcune caratteristiche fondamentali, devono far parte ciioè di prodotti dettagliati nell’allegato M del Decreto legislativo 29 Dicembre 2006 n.311 devono rispecchiare determinate caratteristiche in merito a rendimento energetico, molto importante, devono avere la relativa certificazione di conformità. Esistono diverse tipologie detraibili. Le regole fondamentali stabilite dall’Enea, che devono riportare le seguenti classificazioni: 

  • UNI EN 13561 Tende esterne requisiti prestazionali compresa la sicurezza (in obbligatorietà della marcatura CE); 
  • UNI EN 13659 Chiusure oscuranti requisiti prestazionali compresa la sicurezza (in obbligatorietà della marcatura CE); 
  • UNI EN 14501 Benessere termico e visivo certificato per caratteristiche prestazioni e classificazione; 
  • UNI EN 13363.01 Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate con calcolo della trasmittanza totale e luminosa con metodo di calcolo semplificato
  • UNI EN 13363.02 Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate con calcolo della trasmittanza totale e luminosa, con metodo di calcolo dettagliato.
CLASSIFICAZIONE ZONE SISMICHE IN ITALIA

A partire dal 2003 la classificazione sismica è stata completamente aggiornata (Ordinanza n. 3274 del 20 marzo 2003). La classificazione sismica in Italia distingue quattro zone sismicheZona 1 intensità sismica altaè la zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti, le zone interessate sono: Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Calabria, Sicilia. Zona 2 intensità sismica media: in questa zona possono verificarsi terremoti abbastanza forti, le zone sono: Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Basilicata. Zona 3 intensità sismica bassa: in questa zona si possono verificare scuotimenti modesti, sono:: Lombardia, Toscana, Piemonte, Liguria. Zona 4 intensità sismica molto bassaè la meno pericolosa, in questa zona le possibilità di danni sismici sono basse; le zone sono Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige e Sardegna.

CALCESTRUZZO A PRESTAZIONE GARANTITA DA CENTRALE DI BETONAGGIO

Il calcestruzzo a prestazione garantita per impieghi strutturali durevoli secondo UNI-EN-206-1 E UNI 11104. Si tratta di calcestruzzo le cui caratteristiche sono definite in fase progettuale e richieste al produttore del cls responsabile della fornitura. Il getto dovrà rispettare la normativa vigente (Linee Guida sul Calcestruzzo Strutturale del Consiglio Superiore dei LL.PP., UNI EN206-1 e UNI 11104). Al fine di assicurare la durabilità le norme prescrivono che ad ogni classe di esposizione corrisponde un valore massimo di rapporto acqua/cemento, una classe minima di resistenza, un minimo contenuto in cemento e altre importanti caratteristiche. 
ANCORANTE POLIESTERE – PER TASSELLO CHIMICO IN EDILIZIA

Ancorante chimico ad iniezione a base vinilestere senza stirene ad alto valore di aderenza ed elevate prestazioni per fissaggi pesanti, omologata Eta in opzione 7 su zone compresse per calcestruzzo non fessurato. Principali applicazioni carpenteria pesante e leggera, ripristino di solai, linee vita, pannelli fotovoltaici, strutture provvisionali, scaffalature metalliche, tende da sole, ancoraggi di impianti di condizionamento, idraulici ed elettrici, mensole, strutture porta-cavi, scale, macchinari, serramenti, ecc…Utilizzabile anche all’esterno delle strutture, in presenza di foro allargato, in zone a forte escursione termica, zone marine e soggette ad aggressivi agenti chimici. Ideale per laterizio forato, laterizio pieno, con verifica dello stato del supporto per pietra naturale e calcestruzzo (non fessurato). Il poliestere con ancorante chimico stirene è il materiale classico e più popolare per scopi generali, utilizzato per riparazione di carichi medi.METODO APPLICATIVO: 1. Praticare la dimensione e la profondità del foro. 2. Pulire la polvere con la spazzola e la pompa di soffiaggio. 3. Premere la resina non miscelata che non può essere utilizzata. 4. Iniettare la resina miscelata nel foro praticato e riempire dal fondo. 5. Inserire l’armatura / barra filettata / nastro d’acciaio. Il tempo di indurimento si riferisce a TDS. Non toccare fino a completo indurimento. Il processo di installazione influirà sulle prestazioni di legame degli ancoranti chimici.